Allarme ONU per la fame nel mondo

Di Antonia De La Vega 3 minuti di lettura
Allarme ONU fame nel mondo

Aumenta la fame nel mondo: sono 811 milioni le persone erano sottoalimentate nel 2020.  Il rapporto mette insieme i dati di cinque Agenzie Onu

Nel 2020, la situazione della fame nel mondo è peggiorata drasticamente e ciò è dovuto in gran parte alle conseguenze della pandemia di Covid-19. Mentre una mappatura completa dell’impatto della pandemia deve ancora essere completata, secondo un rapporto delle Nazioni Unite, circa un decimo della popolazione mondiale (fino a 811 milioni) è stata denutrita lo scorso anno. A fotografare lo stato di sicurezza alimentare e della nutrizione del 2020, ovvero la prima valutazione globale del suo genere in un’era di pandemia, è stato il rapporto pubblicato congiuntamente dall’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura (Fao), dal Fondo internazionale per lo sviluppo agricolo (Ifad), dal Fondo delle Nazioni Unite per l’infanzia (Unicef), dal Programma Alimentare Mondiale (Pam) e dall’Organizzazione mondiale della sanità (Oms).

La sicurezza alimentare di milioni di persone, compresi molti bambini, è in pericolo. Purtroppo, la pandemia ha aggravato  e messo in luce le carenze mondiali nei nostri sistemi alimentari, carenze che minacciano la vita e i mezzi di sussistenza di molte persone in tutto il mondo. Lo sottolineano nella prefazione anche i direttori delle cinque agenzie delle Nazioni Unite responsabili del rapporto.

Per riflettere maggiormente sui danni dovuti alla pandemia, la pubblicazione di quest’anno presenta per la prima volta un intervallo un intervallo (da 720 a 811 milioni che hanno affrontato la fame) anziché un unico dato complessivo. Per i dati regionali regionali viene utilizzato il valore medio di  di 768 milioni.  Qualunque sia il valore considerato dell’intervallo (inferiore, intermedio o superiore), si registra un notevole aumento annuo rispetto al valore intermedio del 2019 (di 650 milioni).L’aumento registrato quindi, rispetto all’anno precedente,  è di 161 milioni di persone.

Già a metà degli anni 2010 la fame ha iniziato a crescere lentamente, infrangendo le speranze di un declino irreversibile. Il motivo di preoccupazione è stato il suo improvviso aumento in termini assoluti e proporzionali nel 2020, che ha superato la crescita della popolazione, con una stima del 9,9% della popolazione mondiale denutrita lo scorso anno, rispetto all’8,4% del 2019.

Secondo il rapporto, più della metà di tutte le persone malnutrite (418 milioni) vive in Asia, più di un terzo (282 milioni) vive in Africa e una percentuale minore (60 milioni) in America Latina e nei Caraibi. Tuttavia, la fame è aumentata soprattutto in Africa, dove la prevalenza stimata della malnutrizione è più del doppio di quella di qualsiasi altra regione (21% della popolazione).

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