(Money.it) L’aumento dei tassi d’interesse da parte della Bce sta facendo volare il costo dei mutui, abbattendo il potere d’acquisto degli italiani. E ora che a marzo si attende un nuovo rialzo da parte della Banca centrale europa, monta la paura per una possibile stangata sulle tasche dei cittadini.
Un effetto inesorabile delle strette monetarie avviate dalla Bce da luglio, quello che si sta verificando sui portafogli, con il costo denaro all’ingrosso che si è alzato finora di 300 punti base. Ora si prevede che diventeranno 350 con il prossimo rialzo da marzo.
Mutui, la perdita di potere d’acquisto
Ad oggi il mercato dei future sconta Euribor a 3 mesi a una percentuale molto alta, pari al 3,7% e quindi un tasso di rifinanziamento principale al 4,2%. Prendendo ad esempio un debitore a gennaio del 2021 e del 2022, a fronte di un reddito superiore a 1700 euro al mese, poteva permettersi di pagare una rata di mutuo tra i 500 e i 550 euro per un immobile dal valore di 200mila euro, con un mutuo a 30 anni che cor
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