Alexa più umano con l’IA: ecco come funzionerà l’assistente di Amazon

Di Redazione FinanzaNews24 5 minuti di lettura
Economia

(BorsaeFinanza.it) Vai al contenuto

Cerca

Cerca

Close this search box.

Dopo aver lanciato Bedrock, il suo primo passo verso l’IA generativa, Amazon rinnova il suo assistente vocale Alexa puntando forte sull’intelligenza artificiale. Per contrastare l’agguerrita concorrenza di Microsoft e Google nel settore e al tempo stesso rilanciare un prodotto poco redditizio, la più grande Internet company al mondo aggiorna le skill e le modalità di coinvolgimento della sua virtual assistant technology. La novità si chiama Let’s Chat ed è stata presentata insieme ad una serie di nuovi dispositivi hardware nel corso del devices showcase della società ad Arlington, in Virginia, affidato al vice presidente uscente Dave Limp.

Amazon Alexa sarà potenziato con l’IA: ecco come

Il gigante tecnologico ha svelato che Alexa sta per essere potenziato grazie ad una serie di algoritmi che permetteranno all’assistente domestico di diventare “superumano” e conversare in maniera fluida e personalizzabile con gli utenti. Il debutto globale del nuovo assistente digitale è previsto per il 2024, con una versione in lingua inglese disponibile già nei prossimi mesi negli Stati Uniti su tutti i dispositivi Echo. Stando a quanto anticipato dal colosso fondato da Jeff Bezos, Alexa perderà il suo tono robotico in favore di un approccio più umano e sarà capace di gestire lunghe sequenze di domande e risposte senza interruzioni.

Non ci sarà più bisogno della parola di attivazione (il famoso “Alexa” dato di default per far eseguire un comando) e l’IA sarà abile nel riprendere dopo un breve periodo di tempo qualsiasi chiacchierata che è stata improvvisamente interrotta. Le funzioni di base rimangono sempre le stesse, ma diventerà possibile imbastire veri e propri discorsi con Let’s Chat, allenato a comprendere il contesto in cui si trova in modo più efficace grazie all’LLM evoluto (il modello linguistico di grandi dimensioni) messo a punto dai suoi programmatori.

Gli esempi di funzioni della versione evoluta di Alexa mostrata ad Arlington spaziano tra orari di inizio e risultati delle partite di football americano, idee per ricette da cucinare a cena con gli amici, previsioni meteo, storie inventate di sana pianta su un certo tema e poesie composte e recitate al momento. Ma il dialogo tra essere umano e macchina sarà solo il primo passo per una gestione di quella che è definita la smart home: un assistente fidato che diventa parte integrante della famiglia.

Amazon ha fissato cinque punti-chiave per l’IA applicata al mercato dei dispositivi per la casa:

  • l’evoluzione del riconoscimento del parlato e del TTS (Text-to-Speech) per perfezionarsi nel mondo reale e non sui browser web, cambiando tono ed esprimendo emozioni durante una conversazione;
  • l’eliminazione di ogni latenza da parte dell’assistente per rendere tutte le conversazioni il più naturali possibili;
  • lo sviluppo di una personalità e quindi della capacità di esprimere ironia, pensieri propri e opinioni;
  • la personalizzazione di Alexa non per il singolo componente del nucleo ma per tutta la famiglia;
  • la tutela assoluta della privacy degli utenti, per evitare il ripetersi di spiacevoli episodi accaduti in passato come la registrazione di una conversazione privata effettuata nella casa di una famiglia di Portland, in Oregon.

“Il nuovo LLM è un vero modello linguistico generalizzabile ottimizzato per l’uso di Alexa: non è quello che trovi con Bard o ChatGPT”, spiega Limp in un’intervista a The Verge, puntualizzando che Let’s Chat non è un bot testuale e non si comporterà mai come tale. Sono le oltre 200 API incanalate nell’LLM ad essere fondamentali, afferma Limp. Questi dati, combinati con la conoscenza di Alexa dei dispositivi presenti in un’abitazione (videocamere incluse) e in quale stanza si trova l’utente in ​​base all’altoparlante Echo con cui sta parlando, forniranno ad Alexa il contesto necessario per gestire le richieste in modo proattivo e senza soluzione di continuità. L’assi


© Borsa e Finanza

Leggi l’articolo completo su Borsa e Finanza

Condividi questo articolo
Exit mobile version