Alessandro Curioni e il giorno del Bianconiglio

Di Antonia De La Vega 2 minuti di lettura
Wall Street

Alessandro Curioni, uno dei massimi esperti mondiali di sicurezza informatica, ha scritto un romanzo sul rischioso mondo del web e sulla sicurezza violata attraverso I dispositivi elettronici aperti.

Un libro (edito da Chiarelettere) che utilizza un tema di grande attualità, un giallo fondato sul tema della cyber security intitolato “il giorno del Bianconiglio”. Ispirato agli attacchi hacker che a turno per il mondo si sono ripetuti negli ultimi tempi  (esempi sono l’attacco al gasdotto negli Usa partito dalla Russia a maggio). Il giorno del bianconiglio è il primo romanzo della serie che racconta le vicende del protagonista ovvero  l’esperto di cybersecurity Leonardo Artico.

Il libro da  vita a una “pesca” pericolosa nelle profondità della rete esplorando gli  abissi del web dove Emergerà la presenza di tanti  “squali”. In un crescendo di colpi di scena, “Il giorno del bianconiglio” vedrà la presenza al fianco di Leonardo Artico della giornalista Teresa Aprili e del suo braccio destro, Roberto Gelmi. Teresa Aprili, che di internet ne capisce poco o niente  ma darà un contributo fondamentale all’indagine di Leonardo e Roberto che si troveranno impegnati a sventare un attacco ai danni di un colosso dell’energia e forse un’intera nazione. I pericoli in questo libro si celano dietro uno schermo ma possono avere conseguenze drammatiche nel mondo reale. Il trio gioca una serrata e snervante partita a scacchi, mentre ciascuno  cercherà di nascondere il proprio passato.

In un crescendo di colpi di scena, “Il giorno del bianconiglio” rivela al lettore e i segreti della rete e mostra quanto siamo facilmente attaccabili.  Un cyberthriller che punta ad aprirci gli occhi ambientando le vicende durante attacchi davvero accaduti negli ultimi cinque anni. La prima puntata di questa serie è destinata a farci cambiare infatti il nostro rapporto simbiotico con la tecnologia.Tracciare gli hacker come si fa con gli squali è la strana intuizione di Leonardo!

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