Anche un consumo moderato di alcol può portare al declino cognitivo a causa dell’accumulo di ferro. Nonostante la convinzione diffusa che esista una quantità “sicura” di alcol, una nuova ricerca sta cominciando a mettere in discussione tale ipotesi.
Lo studio scientifico
Secondo Ani Topiwal, ricercatrice dell’Università, tra quasi 21.000 persone nella coorte British Biobank, il consumo di alcol di oltre 7 unità a settimana (56 g, o circa quattro drink a settimana) era associato a marcatori di ferro nel cervello.
Marcatori più alti sono stati associati a punteggi più bassi nei test di funzione esecutiva, intelligenza fluida e velocità di reazione, come mostrato in uno studio appena apparso sulla rivista PLoS Medicine.
I ricercatori hanno esplorato la relazione tra consumo di alcol e ferro cerebrale
Topivala et al hanno studiato una coorte di biobanca britannica di oltre mezzo milione di persone. Hanno identificato 20.965 partecipanti sottoposti a risonanza magnetica cerebrale, di cui 6.936 sono stati sottoposti anche a imaging del fegato per valutare i livelli di ferro sistemico.
Pertanto, anche i bevitori moderati possono sperimentare una qualche forma di declino cognitivo. Le analisi mostrano che i cambiamenti nell’accumulo di ferro possono contribuire agli effetti negativi sulla struttura del cervello e sulla funzione cognitiva osservati nei bevitori da moderati a pesanti.
Quanto bere per salvare il nostro cervello?
Un altro recente studio di coorte della British Biobank riporta un’associazione tra uno o due drink al giorno e una diminuzione del volume cerebrale totale alla risonanza magnetica.
La salute del cervello a qualsiasi età richiede moderazione e gli esperti concordano sul fatto che i cambiamenti nello stile di vita possono ridurre il rischio di demenza e la riduzione del consumo di alcol può essere un modo per ridurre potenzialmente il rischio di demenza.
Va anche ricordato che un comportamento eccessivo spesso va di pari passo, alcol e fumo sono in realtà cattivi partner che causano danni cumulativi.
Nelle persone che consumavano 7 o più unità di alcol a settimana, una maggiore assunzione di alcol era associata a un ferro significativamente più alto nel putamen, nel caudato e nella substantia nigra, ma a un ferro più basso nel talamo.