La Commissione Europea ha dato il suo benestare all’Italia per il regime di aiuti di Stato indirizzati alle aziende dei settori colpiti direttamente e indirettamente dall’emergenza covid
Nonostante gli aiuti di Stato siano di norma vietati ( per evitare di avvantaggiare alcune imprese o settori rispetto agli altri e per far restare inalterato il regime di concorrenza) dal Trattato sul funzionamento dell’Unione Europea (artt.107 e 108), per l’emergenza covid la Commissione Europea ha deciso di fare uno strappo alla regola e acconsentire alla proposta italiana di aiuti di Stato indirizzati alle aziende in sofferenza economica.
Gli Aiuti di Stato approvati per un periodo di tempo limitato e necessario per rispondere alla carenza di liquidità riguarderanno:
- Imprese attive nei centri storici in cui sono presenti santuari religiosi (10 milioni di euro)che abbiano registrato nel giugno 2020 un fatturato inferiore ai due terzi di quello registrato nel giugno 2019. riceveranno sovvenzioni dirette che andranno da un minimo di 1.000 € per le persone fisiche e 2.000 € per le persone giuridiche, fino a un massimo di 150.000 €.
- Imprese del teatro e dello spettacolo dal vivo (10 milioni di euro) per le imprese che abbiano registrato nel giugno 2020 un fatturato inferiore ai due terzi di quello registrato nel giugno 2019, assumerà la forma di un credito d’imposta.
- Imprese del settore sportivo (43 milioni di euro) per le associazioni e società sportive dilettantistiche, associazioni sportive professionistiche impegnate in campionati nazionali a squadre di discipline olimpiche e paraolimpiche registrate in Italia. Avranno garanzie statali gratuite a copertura del 90% dei prestiti per un importo nominale fino a 30 000 €, garanzie statali fino a 5 milioni di € a copertura dell’80% degli importi dei prestiti sottostanti, tassi agevolati e sovvenzione per esentare le imprese che beneficiano delle garanzie sui prestiti dal pagamento di premi.
- Grandi imprese (450 milioni di euro) con un sostegno sotto forma di prestiti agevolati (aperto alle imprese attive in tutti i settori tranne settori finanziario e assicurativo). Il regime sarà gestito da Invitalia che darà l’aiuto sulla base di piani che abbiamo come obiettivo il ripristino della redditività.
- Imprese del settore sciistico (450 milioni di euro) per risarcire gli operatori per i danni subiti a causa delle misure restrittive del Governo italiano che ha vietato l’accesso del pubblico agli impianti tra il 4 dicembre 2020 e il 30 aprile 2021. Per loro sovvenzioni dirette per parte dei danni commisurato alle perdite nette causate dalla pandemia.
- Sostegni anche per i datori di lavoro dei settori turismo, commercio, terme, tempo libero (868 milioni di euro) per ridurre il costo del lavoro e preservare i livelli di occupazione di questi settori. Per questi settori ci saranno esenzione dal pagamento dei contributi sociali a carico dei datori di lavoro dovuti per il periodo dal 25 maggio al 31 dicembre 2021, aiuti per importi pari al doppio del contributo non versato da parte del datore di lavoro in relazione alle ore di utilizzo della cassa integrazione nei mesi di gennaio, febbraio e marzo 2021. Chi accede al beneficio non potrà licenziare i dipendenti fino al 31 dicembre 2021.