Aiuti alle imprese agricole: le nuove regole per fronteggiare i danni della plasmopara viticola

Di Barbara Molisano 2 minuti di lettura
Agricoltura

Il Decreto MASAF del 24 gennaio 2024, pubblicato in Gazzetta Ufficiale n. 54 del 5 marzo, stabilisce le regole per gli interventi compensativi dei danni subiti nel settore agricolo a causa dell’infezione da plasmopara viticola. Vediamo quali imprese agricole sono ammesse e quali sono escluse dal sostegno ministeriale.

Le regole per danni da plasmopara viticola

Il decreto prevede che le micro, piccole e medie imprese attive nella produzione di uva, che hanno subito danni superiori al 30% della produzione lorda vendibile a causa delle infezioni di plasmopara viticola nel corso della campagna 2023, possano ottenere contributi finalizzati alla ripresa economica e produttiva. Gli aiuti sono subordinati al rispetto di determinate condizioni, tra cui l’emanazione di disposizioni amministrative nazionali di contenimento della peronospora per la campagna 2024.

Le imprese escluse

Le grandi imprese e quelle in difficoltà sono escluse dagli aiuti previsti dal decreto MASAF. In particolare, le imprese in difficoltà ai sensi del regolamento UE n. 2022/2472 sono escluse, tranne quelle in difficoltà a causa degli eventi specificati nell’art. 1 del regolamento. Anche i soggetti destinatari di un ordine di recupero pendente a seguito di una precedente decisione della Commissione europea che dichiara gli aiuti illegittimi e incompatibili con il mercato interno sono esclusi dal regime di aiuto.

Gli aiuti sono erogati direttamente alle imprese interessate e sono limitati ai costi e danni causati dalle infezioni di plasmopara viticola. L’intensità dell’aiuto può variare a seconda della zona geografica e può arrivare fino al 90% dei costi ammissibili nelle zone soggette a vincoli naturali.

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