L’ISTAT ha pubblicato l’aggiornamento mensile per la rivalutazione dei canoni di locazione basato sull’indice dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati (FOI), esclusi i tabacchi. Ad aprile 2024, l’indice FOI è sceso dello 0,1% rispetto al mese precedente, raggiungendo il valore di 119,3, ma rispetto all’anno precedente, si registra un lieve aumento dello 0,8% e un incremento dell’8,8% rispetto a due anni fa.
Come funziona l’adeguamento degli affitti
La rivalutazione annuale degli affitti, calcolata in base all’indice FOI, mira ad allineare il canone di locazione all’andamento dell’economia e al costo della vita. Le modalità di calcolo variano a seconda della situazione contrattuale. Le imprese che scelgono di adeguare il canone utilizzando l’indice FOI medio dell’anno precedente usano i dati di fine anno per calcolare la media. Chi rivaluta il contratto per la prima volta utilizza l’indice più recente disponibile, moltiplicandolo per il canone indicato nel contratto.
Aggiornamento di Maggio 2024
Secondo l’aggiornamento del 16 maggio 2024, la rivalutazione degli affitti per aprile 2024 è pari allo 0,8% per gli adeguamenti al 100% (locazioni residenziali) e allo 0,6% per quelli al 75% (canoni commerciali). Gli indici di riferimento sono i seguenti:
- Gennaio 2024: Indice generale FOI +119,3
- Variazione mensile: +0,1%
- Variazione annuale: +0,8%
- Variazione biennale: +8,8%
Nei contratti di locazione è comune prevedere una clausola per l’aggiornamento annuale del canone in base alle variazioni dell’indice FOI. Questo aggiornamento è obbligatorio se specificato nel contratto, con aliquote diversificate: fino al 100% per contratti residenziali e fino al 75% per contratti commerciali.
I contratti di locazione con opzione per la cedolare secca sono esclusi dall’aumento del canone di locazione. Wuesta opzione fiscale blocca gli aumenti dell’affitto, offrendo un vantaggio sia per il locatore che per il locatario.
Calcolo dell’adeguamento ISTAT
Per calcolare l’adeguamento ISTAT del canone di locazione si utilizza la seguente formula:
Canone d’affitto × Indice Istat × Percentuale di rivalutazione
Il risultato rappresenta il canone annuo rivalutato, che può poi essere diviso per 12 per ottenere il canone mensile. Le variazioni possono comportare un aumento o una diminuzione del costo dell’affitto, sebbene solitamente non siano significative a meno di eventi economici straordinari.