Agevolazioni Legge 104 per caregiver: i benefici estesi anche ai non conviventi

Di Francesca Parisi 2 minuti di lettura
Legge 104

I permessi previsti dalla legge 104 non richiedono la convivenza con il familiare da assistere, ma ci sono regole sul grado di parentela. L’articolo 33 della legge 104/1992 prevede il diritto a tre giorni al mese di permesso retribuito per assistere persone con disabilità grave, fino al secondo grado di parentela. Nel caso specifico di un nipote e una zia, i permessi sono previsti solo in situazioni specifiche, come il mancato o il decesso dei genitori o del coniuge.

Cambio residenza e congedo

Se il parente assistito risiede a più di 150 chilometri di distanza dal caregiver, quest’ultimo deve presentare un titolo di viaggio o altra documentazione per comprovare il raggiungimento del luogo di residenza dell’assistito. Per quanto riguarda la pensione agevolata, esistono formule specifiche per i caregiver, come l’Opzione Donna e l’APE Sociale.

Altro sostegno per i caregiver

Tra le diverse agevolazioni previste per i caregiver che assistono familiari con la legge 104, vi è anche la possibilità di acquistare un’auto con IVA ridotta al 4% e, in alcuni casi, l’esenzione dal bollo auto. Queste misure sono destinate sia all’invalido con accompagnamento sia al caregiver, in base a particolari condizioni.

In conclusione, le agevolazioni previste dalla legge 104/92 per i caregiver sono varie e offrono sostegno a coloro che si occupano di familiari con disabilità grave. È importante rispettare le regole in merito alla residenza e al grado di parentela per poter usufruire dei permessi e delle agevolazioni previste dalla legge

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