L’Agenzia delle Entrate ha recentemente comunicato di aver istituito il codice tributo 1731 per il versamento della flat tax incrementale, prevista dall’articolo 1 della legge 197/2022. Questa imposta sostitutiva dell’IRPEF e delle addizionali regionali e comunali si applica solo per il 2023 e riguarda i contribuenti persone fisiche esercenti attività d’impresa, arti o professioni che non adottano il regime forfetario.
Codice tributo 1731: come utilizzarlo
I contribuenti dovranno utilizzare il modello F24 e indicare il codice tributo “1731” denominato “Imposta sostitutiva dell’IRPEF e delle addizionali regionali e comunali – Flat tax incrementale“. È importante ricordare che questa imposta non incide sugli acconti del 2024, che devono essere calcolati e versati con le regole ordinarie.
La flat tax incrementale corrisponde al 15% sugli incrementi di reddito del 2023 rispetto al reddito più elevato del triennio precedente, al netto di una franchigia del 5%. Sul reddito eccedente soggetto alla flat tax, si applicheranno le aliquote ordinarie dell’IRPEF e delle addizionali regionali e comunali. È importante tenere conto che questa imposta è valida solo per il 2023 e non si applicherà agli acconti del 2024.
Determinazione degli acconti per il 2024
Ai fini della determinazione degli acconti dovuti per il periodo d’imposta 2024, si considererà l’imposta che si sarebbe determinata senza l’applicazione della flat tax incrementale. In pratica, per calcolare gli acconti del 2024, si considererà il reddito dell’anno precedente senza l’applicazione di questa imposta sostitutiva.