Adozione bambini in Italia: tempi, costi e a chi rivolgersi

Di Redazione FinanzaNews24 3 minuti di lettura
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(Money.it) L’adozione dei bambini in Italia è spesso fonte di preoccupazione per gli aspiranti genitori adottivi, spaventati dai tempi e dai costi possibili. Cerchiamo quindi di fare chiarezza e capire cosa prevede la legge italiana sull’adozione dei minori, quali requisiti servono e a chi bisogna rivolgersi per adottare.

Requisiti per adottare un bambino in Italia

Adottare un bambino in Italia non è di certo una passeggiata, il nostro ordinamento prende molto sul serio la tutela dei minori e per questo pone dei requisiti piuttosto stringenti per poter presentare la domanda di adozione. Il primo è la cosiddetta stabilità del rapporto che deve sussistere al momento della richiesta e perdurare sino all’assegnazione del bambino in adozione.

Sostanzialmente, la legge sull’adozione richiede che i genitori adottivi siano sposati da almeno 3 anni (eventualmente il giudice può considerare nel calcolo anche la convivenza prematrimoniale). Questo criterio può sembrare anacronistico, ma è posto per limitare la possibilità che il nucleo si disgreghi o sia instabile.

Ci sono poi anche dei requisiti di età, posti per garantire ai bambini che la famiglia possa prendersi cura di loro almeno fino al raggiungimento dell’età adulta. Nel dettaglio, tra gli adottandi e l’adottato deve esserci una differenza di età compresa tra 18 e 45 anni. È evidente che il limite minimo ha invece una funzione diversa, ossia assicurare la maturità genitoriale (a conti fatti, è sufficiente che siano poco più che maggiorenni, quindi non si tratta di un requisito così stringente).

La differenza di età deve essere calcolata in base all’età anagrafica del coniuge più giovane, nell’obbiettivo di garantire che almeno uno dei due coniugi sia – almeno a livello teorico e giuridico – idoneo all’adozione, altrimenti la procedura sarebbe ancora più difficile. Difatti, Il limite massimo di differenza può essere esteso di altri 10 anni (quindi con una differenza massima di 55 anni) per un solo genitore, oppure per consentire l’adozione di fratelli o sorelle di un altro minore già adottato.

In genere, tutta la procedura di adozione è spesso oggetto di critiche per le sue complessità, anche se il criterio su cui si basa la legge è molto semplice. La nascita di un bambino da una coppia che non possiede i requisiti non è in alcun modo controllabile dalla legge, mentre per i casi di adozione è possibile esercitare la tutela dei minori nel modo più vasto possibile. È anche vero che l’ordinamento pecca nella valutazione dei pro e contro, cosa non semplice su cui stanno lavorando le Corti, m


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