Adottato il primo trattato internazionale per la regolamentazione dell’Intelligenza Artificiale

Di Stefano Trevisan 3 minuti di lettura
Intelligenza artificiale

Il Consiglio d’Europa ha annunciato l’adozione del primo trattato internazionale giuridicamente vincolante per regolamentare l’Intelligenza Artificiale (IA), un accordo storico, che coinvolge 46 stati membri del Consiglio, inclusi i 27 dell’Unione Europea e che rappresenta un passo decisivo verso una gestione responsabile e sicura dell’IA. Aperto anche ai paesi extraeuropei, il trattato stabilisce un quadro giuridico che copre l’intero ciclo di vita dei sistemi di IA, con un focus particolare sulla mitigazione dei rischi e la promozione dell’innovazione responsabile. Il trattato impone agli Stati firmatari di attuare misure specifiche per identificare, valutare, prevenire e mitigare i possibili rischi associati all’uso dell’IA, sia nel settore pubblico che privato e particolare attenzione è rivolta ai rischi incompatibili con gli standard sui diritti umani, garantendo che i sistemi di IA rispettino principi fondamentali come l’uguaglianza, inclusa quella di genere, e la prevenzione della discriminazione.

Inoltre, il trattato mira a proteggere la vita privata e a prevenire l’uso dell’IA per attacchi contro le istituzioni democratiche, rispettando i principi della separazione dei poteri, un aspetto cruciale per mantenere l’integrità dei processi democratici in un’epoca di rapide innovazioni tecnologiche.

Un trattato storico

La stesura dell’accordo ha richiesto due anni di lavoro e ha coinvolto non solo i 46 Stati membri del Consiglio d’Europa, ma anche altri 11 paesi, tra cui Argentina, Australia, Canada, Israele, Giappone e Stati Uniti. Il comitato di redazione ha consultato rappresentanti del settore privato, della società civile e del mondo accademico, assicurando che diverse prospettive fossero prese in considerazione.

Modalità di adozione, monitoraggio e attuaizone

Il trattato sarà aperto alla firma il 5 settembre, in occasione di una conferenza dei ministri della giustizia a Vilnius e gli Stati firmatari avranno due opzioni per l’adozione: aderire direttamente alle disposizioni del trattato oppure implementare misure equivalenti, purché queste garantiscano la tutela dei diritti umani, la democrazia e lo Stato di diritto.

Wuesta flessibilità è stata introdotta per tenere conto delle diverse realtà giuridiche dei paesi coinvolti, mentre per garantire l’efficace attuazione del trattato, il Consiglio d’Europa ha previsto un meccanismo di monitoraggio, un sistema di controllo servirà a verificare che le misure adottate dai paesi firmatari siano in linea con gli obiettivi del trattato, promuovendo una regolamentazione coerente e uniforme dell’IA a livello internazionale.

Condividi questo articolo
Exit mobile version