(Money.it) È passato solo un anno, ma le forniture di gas che arrivano in Italia sono state completamente rivoluzionate. I dati del ministero dell’Ambiente sul primo trimestre del 2023 evidenziano una serie di novità: il calo dei consumi, la netta riduzione dell’import dalla Russia (comunque non cancellato del tutto), il maggior ricorso ai rigassificatori e, anche, una flessione della produzione nazionale.
Il consumo di gas si è attestato a 20,5 miliardi di metri cubi, ovvero il 19,4% in meno rispetto allo stesso periodo del 2022. A marzo la discesa è stata ancora più significativa: -26,2%. A febbraio meno marcata, ma comunque elevata: -8,5%. E a gennaio il calo è stato superiore del 22% rispetto all’anno precedente.
Davide Tabarelli, presidente di Nomisma Energia, parla di un calo sorprendente con il Sole 24 Ore: a suo parere la riduzione dei consumi delle famiglie era attesa, ma quella dell’industria non era prevista in queste dimensioni. Ed è legata anche a una flessione della produzione, con la netta diminuzione dei consumi elettrici: questo non ha però comportato una contrazione dei fatturati, perché le industrie vendono di meno, ma a prezzi più alti.
I consumi elettrici di marzo
I dati di Terna sui consumi elettrici d
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