Addio al Canone Rai nella bolletta dell’elettricità: Come lo pagheremo ora?

Di Antonia De La Vega 3 minuti di lettura
RAI

Il canone RAI non sarà più  incluso nella bolletta elettrica dal 2023, quando tornerà ad essere un tributo in autogestione, scollegato dagli utenti del servizio elettrico

Non è una novità: è infatti previsto dal Decreto Energia di aprile. Il nuovo regolamento non richiede una nuova votazione e prevede “misure normative volte a separare il canone Rai dal 2023”.

Cosa accade e perché occorre cambiare modalità di pagamento

Il fatto è che i fornitori di energia non possono essere obbligati ad applicare una tariffa che non sia correlata al settore di mercato, e i consumatori non possono essere obbligati a pagare lo stesso per un altro servizio. Sono queste le raccomandazioni dell’UE presentate a margine dell’approvazione del PNRR italiano, secondo cui entro il 31 dicembre 2022 entreranno in vigore le misure di accompagnamento per garantire l’espansione della concorrenza nei mercati al dettaglio dell’energia elettrica. alla riforma del il mercato dell’energia, che nel 2023 prevede un nuovo passo nella liberalizzazione dei servizi. Il passaggio da mercato protetto a mercato libero è stato ritardato di un anno rispetto al calendario originario, che ha segnato questo passaggio nel 2022. Il canone RAI per la televisione pubblica costa 90 euro all’anno, attualmente pagabile a 9 euro al mese per 10 mesi insieme ai costi della bolletta elettrica per le famiglie.

Bollette troppo onorese ma i costi non si eliminano si spostano

Secondo la Commissione Europea, la riscossione della RAI in questo modo impone sanzioni sulla bolletta elettrica più onerose del dovuto, il che impedisce ai consumatori di gestire in altro modo il pagamento del tributo della televisione di Stato. Con le elezioni politiche del 25 settembre 2022 anche la riscossione della RAI diventa oggetto di una campagna elettorale, quindi in questi giorni si torna al discorso su questa nuova normativa, alla quale deve necessariamente seguire una nuova forma di pagamento, qualcosa a cui il prossimo governo dovrà pensare.

Alcune proposte legano il tributo della televisione di Stato alla dichiarazione dei redditi (costringendola a pagare 730); tra le altre proposte c’è l’introduzione della tassa regionale Rai (proposta da Corecom Veneto), come già fatto per le province autonome e le regioni a statuto speciale.

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