Aceredo: la città fantasma che riemerge in Spagna

Di Gianluca Perrotti 3 minuti di lettura

Era ormai stato dimenticato da circa 30 anni eppure è riemerso. Si tratta di Aceredo, il villaggio fantasma che si trova in in Galizia e ritornata alla luce. Non poche perplessità legate alla siccità, ma per il momento la piccola Atlantide riemersa è diventata una meta per turisti .

Sepolto per oltre trent’anni sotto le acque del bacino di una diga artificiale e venuto in modo sorprendente alla luce. Si tratta del villaggio abbandonato di Aceredo che si trova  in nella provincia di Ourense in Galizia, non lontano dal Portogallo settentrionale.

La storia di Aceredo in effetti non è una novità. Una vicenda molto simile è capitata anche nel Belpaese, quando a riemergere dalle acque è stato l’italiano Curon, paesino dell’Alto Adige. La causa è riconducibile al problema della siccità che ha quasi completamente l’invaso Alto Lindoso che attualmente è solo al 15% della sua capacità.

Un fatto che crea interesse ma anche tanta preoccupazione a causa della grande siccità che sta colpendo queste zone. Sono riemersi con la scarsità delle piogge edifici semidistrutti e detriti di cemento e legno. Il paese è tornato alla superficie ricordando anche la sua storia: era infatti  il 1992quando una decina di famiglie che abitano nella piccola città furono costrette ad abbandonare le loro abitazioni per permettere la costruzione della diga di Alto Lindoso a seguito di un accordo stipulato nel 1968 da Francisco Franco e António Salazar, primo ministro del Portogallo. L’opera è stata eseguita dalla società idroelettrica portoghese EDP, che gestisce la diga e che procedette al riempimento del lago artificiale. La case degli abitanti Aceredo furono presto raggiunte dall’acqua e quindi sommerse. Dopo trent’anni sono tornate alla luce perchè il lago è stato prosciugato a causa della siccità e dallo sfruttamento da parte della centrale idroelettrica EDP.

La sindaca del comprensorio di Lobos, María del Carmen Yañez, punta il dito sullo sfruttamento aggressivo della riserva d’acqua da parte della compagnia elettrica portoghese che la gestisce soprattutto in un periodo di scarse piogge e grande siccità.

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