Accettazione tacita dell’eredità, come funziona e in quali casi avviene

Di Redazione FinanzaNews24 2 minuti di lettura
Wall Street

(Money.it) Al contrario della rinuncia, l’accettazione dell’eredità può avvenire anche in modo tacito. I chiamati all’eredità, infatti, non devono necessariamente compiere una dichiarazione formale per comunicare la volontà di accettare, la quale si desume da comportamenti che la giurisprudenza considera inequivocabili. I chiamati all’eredità che intendono accettare non devono preoccuparsene troppo, mentre la questione è molto rilevante per chi è ancora indeciso sul da farsi.

L’accettazione, infatti, non è revocabile e pregiudica la possibilità di rinunciare. Allo stesso tempo, l’accettazione che avviene in modo tacito non permette di avvalersi del beneficio d’inventario, in quanto esiste una specifica procedura da rispettare per compiere questo secondo tipo di accettazione. Di conseguenza, in seguito all’accettazione tacita gli eredi subentrano nel patrimonio del defunto in modo proporzionale alla propria quota e devono rispondere anche di eventuali debiti ereditari. Non solo, mancando il beneficio d’inventario, anche il patrimonio dell’erede può essere attaccato dai creditori del defunto, che possono procedere con il pignoramento dei beni. È quindi fondamentale sapere in quali casi avviene l’accettazione tacita dell’eredità.

Come funziona l’accettazione tacita dell’eredità

L’accettazione tacita dell’eredità si verifica molto semplicemente quando un chiamato all’eredità compie degli atti che spettano agli eredi. Di conseguenza, è anche possibile che l’erede accetti in modo involontario e nonostante ciò perda la possibilità di modificare la sua decisione. Può non essere semplice intuire le conseguenze di un evento simile, anche perché l’erede che non vuole entrare in possesso dei beni ereditari può cederli ai coeredi senza problemi.

L’accettazione tacita dell’eredità, infatti, non è un grosso problema per quanto r


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