(Money.it) Sappiamo che generalmente il Fisco effettua controlli attraverso i documenti in suo possesso, cioè dichiarazioni ( Iva, redditi), registri, data base, vi possono però essere dei casi che richiedono verifiche particolarmente approfondite tramite accessi e ispezioni sul luogo.
Trattandosi di attività ispettive peculiari e di particolare rilevanza, per questa tipologia di attività la legge richiede un protocollo molto particolare e che deve essere rigidamente seguito per non invalidare l’intera procedura di ispezione e verifica.
Questo implica che nel momento in cui il contribuente subisce un accesso coattivo per verifica può comunque difendersi nel caso in cui non siano espletate tutte le formalità che gli consentono di difendersi, vediamo quindi come si eseguono accessi e ispezioni.
Dal punto di vista tecnico un accesso è un atto amministrativo di natura autoritativa che permette di esercitare il potere di entrare senza o contro il consenso di chi ha la disponibilità dei locali in cui si accede. Il fine dell’accesso è effettuare ispezioni e quindi cercare documenti, formali e non, tra cui scritture “parallele”.
Accesso e ispezione, in quali casi si possono disporre?
La prima norma da tenere in considerazione quando si parla di accessi, verifiche e ispezioni sul posto, è l’articolo 12 comma 1 dello Statuto del contribuente che sottolinea che l’accesso deve essere motivato da effettive esigenze di indagine sul luogo, inoltre, tranne in casi eccezionali e urgenti, l’accesso deve essere effettuato nell’orario normale di apertura delle aziende.
Vi sono norme diverse a seconda che l’attività di controllo debba essere posta in essere in un’azienda o in un’abitazione privata.
Nel caso di accesso in un’azienda occorre un’autorizzazione scritta rilasciata dal capo dell’Ufficio che ordina la verifica, se l’accesso è effettuato dalla Guardia di Finanza occorre l’ordine del Comandante di reparto, può trattarsi di un ufficiale o sottufficiale.
Se l’accesso deve essere effettuato presso un’abitazione privata è necessaria la preventiva autorizzazione del Procuratore della Repubblica che deve concederla solo nel caso in cui ci siano gravi indizi di violazione di norme fiscali che richiedano necessariamente, per essere verificate, di ricercare e acquisire documentazione che si ritiene sia detenuta presso l’abitazione.
Questo dettaglio è importante perché si ritiene che qualora non vi fossero tali gravi indizi oppure, che pur essendovi non erano esplicitati, tutta l’indagine ne resti inficiata e l’accertamento conseguente sia affetto da nullità.
L’accesso, ecco a cosa prestare attenzione
Queste le premesse per effettuare accessi e ispezioni, vediamo ora come devono comportarsi i funzionari preposti
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