A causa della crisi la normativa Euro 7 sarà meno rigida del previsto

Di Gianluca Perrotti 3 minuti di lettura
carburanti sintetici

A salvare le auto a benzina e diesel potrebbe essere proprio il caro energia e la crisi economica, le persone non possono cambiare l’auto per salvare l’ambiente perché non riescono neanche ad arrivare a fine mese nonostante gli ecoincentivi. Una dura realtà con cui l’Europa deve fare i patti per pensare a scelte per salvare il futuro del nostro mondo

La data per introdurre le Euro 7 dovrebbe essere il 09 novembre ma tutto sarà rimandato o riformulato

La Commissione Europea dovrebbe introdurre il 9 novembre la normativa Euro 7 per i veicoli immatricolati a partire dal 2026, sostanzialmente in linea con l’attuale Euro 6 in termini di limiti di emissione.

Non si tratta di ripensare gli obiettivi green di Bruxelles, ma di realizzare l’attuale scenario di crisi: energia costosa e inflazione fanno dell’opzione elettrica una sfida per la mobilità dei cittadini, soprattutto per l’industria. per costi aggiuntivi, difficoltà produttive e logistiche, quindi, la normativa Euro 7, forse l’ultima per i motori termici benzina e diesel prima dell’uscita dal mercato, sarà meno rigida del previsto.

Auto meno inquinanti ma costose già dalla fase di progettazione

Infatti, al centro della bozza di direttiva UE per la norma Euro 7 c’è la considerazione che i costi di progettazione e sviluppo di nuovi motori a combustione interna rischiano di essere troppo elevati per essere sostenibili, dato che la loro vita utile sul mercato è lunga. Stop al 2035 restano confermate le vendite di nuovi veicoli con motore endotermico (benzina e diesel).

Da tale data sarà consentita la vendita solo di autovetture e furgoni nuovi a emissioni zero, come previsto dalla normativa sulle emissioni di CO2: 30 mg/km rispetto all’attuale limite massimo di 80 mg/km per i veicoli diesel e 60 mg/km per benzina

Tuttavia, con l’allineamento della normativa Euro 7 con quella Euro 6, se nei prossimi giorni saranno confermate le realizzazioni della bozza di direttiva UE, anche dopo il 2026, milioni di veicoli già omologati con le precedenti normative potranno essere messi su strada e rimanere in circolazione.

 

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