Guardia di Finanza e Agenzia delle Entrate possono approfittare dei social network per i controlli sui contribuenti ed identificare eventuali illeciti.
L’uso dei social network per verificare la presenza o l’assenza di evasori fiscali è una pratica radicata nelle azioni della Guardia di Finanza italiana e dell’Agenzia delle Entrate.
L’occhio del Fisco sui Social Network
In Italia, la Guardia di Finanza e l’Agenzia delle Entrate possono utilizzare le informazioni pubblicate sui social network, come foto, video, audio, non per indagare a priori, ma per verificare i rapporti esistenti. È improbabile che il social network crei un segnale di indagine, ma questa è l’ultima fase dell’indagine. Di conseguenza, l’uso meticoloso della Fiamma Gialla non è un meccanismo industriale. Ciò dovrebbe avvenire in Francia, dove la sezione 154 della legge di bilancio 2020 prevede la raccolta e l’analisi automatiche dei dati pubblicati dai cittadini sui social network utilizzando l’algoritmo: una sorta di ricerca meccanica e nessuna verifica dopo un analisi esaustiva dopo analisi esaustiva. ,
Le prove possibili: foto e video postati
Le prime prove della possibilità di utilizzare i social network per il controllo incrociato si trovano nella Circolare n. 16 / E del 28 aprile 2016, Entrate interne, che elenca le linee guida operative per prevenire e combattere l’evasione fiscale. imposta. In effetti, nel testo stiamo parlando di “fonti aperte”, che designano piattaforme per lo scambio di contenuti online. Le fonti aperte sono anche menzionate nella circolare della Guardia di Finanza n. 1/2018 del 4 dicembre 2017: qui è possibile vedere articoli sulla stampa, siti Web e social network per ottenere ulteriori informazioni sul contribuente che sarà soggetto a controllo.
L’applicazione nelle cause di separazione e licenziamento
Un uso simile si applica anche nelle decisioni di divorzio e licenziamento. Ad esempio, il verdetto del 28 febbraio 2017 331 della Corte d’Appello di Ancon ha stabilito il pagamento di alimenti dal marito a sua moglie, nonostante il primo annuncio della situazione di difficoltà economiche. In effetti, nonostante il fatto che fosse stato annunciato alle autorità fiscali sui social network, l’uomo mostrò un tenore di vita molto più costoso di quello che poteva. Oltre ai social network, è possibile utilizzare altri software, applicazioni e programmi per questi scopi. Un esempio è quello che ha fatto il comune d’Abruzzo a Pineto, in provincia di Teramo, che è stato in grado di stabilire la presenza di tasse pubblicitarie non pagate per 4 anni utilizzando le foto di Google Street View. In questo caso, con decisione (la308 / 2020), la Corte di cassazione ha respinto l’obiezione del contribuente, contestando la possibilità di utilizzare la fotografia come prova.