In Gazzetta Ufficiale sono stati pubblicati i nuovi obblighi comunicativi per gli operatori di crowdfunding, introdotti dalla Banca d’Italia, disposizioni che completano il Regolamento sul Crowdfunding per la raccolta di finanziamenti attraverso piattaforme online. Gli obblighi riguardano la comunicazione di dati sui progetti finanziati e le modifiche rilevanti alle autorità competenti, ossia la Banca d’Italia e la Consob.
La regolamentazione del crowdfunding in Italia
L’Italia è stato il primo paese a introdurre una disciplina specifica nel 2013, aggiornata più volte. Nel 2022 è stata introdotta una legge europea, in vigore dal 10 novembre 2023, che ha ulteriormente regolamentato il settore.
A partire dall’entrata in vigore delle nuove disposizioni, il paragrafo 2.2 degli Orientamenti di vigilanza della Banca d’Italia, relativo alla valutazione dell’idoneità degli esponenti, è stato sostituito dal Capo II, paragrafo 3, delle nuove disposizioni.
Gli obblighi degli operatori di crowdfunding
Gli operatori di crowdfunding devono trasmettere una serie di dati alla Banca d’Italia entro il 25 gennaio di ogni anno. Le nuove disposizioni richiedono anche di comunicare alla Banca d’Italia e alla Consob le date di avvio, interruzione e riavvio della fornitura di servizi di crowdfunding, nonché ogni modifica sostanziale delle condizioni di autorizzazione.
Tra le modifiche rilevanti da comunicare ci sono variazioni nella governance, nei meccanismi di controllo interno, nei servizi compresi nel programma di attività, la conclusione di nuovi accordi di esternalizzazione di funzioni operative e la perdita dei requisiti di idoneità da parte dei partecipanti al capitale e degli esponenti aziendali. Entro il 30 aprile di ogni anno, inoltre, devono essere comunicate eventuali variazioni negli accordi di esternalizzazione, anche se non ci sono stati cambiamenti, indicando tale circostanza.
Infine, gli operatori devono comunicare alla Banca d’Italia i dati relativi alle partecipazioni nel caso in cui si superi la soglia del 20% del capitale o dei diritti di voto, o se si scende al di sotto di questa soglia. Il provvedimento stabilisce anche i requisiti di idoneità professionale per i gestori delle piattaforme di crowdfunding, simili a quelli previsti per gli operatori finanziari. Questi nuovi obblighi mirano a garantire una maggiore trasparenza e sicurezza nel settore del crowdfunding, proteggendo così investitori e proponenti di progetti.