Stando ad un nuovo report di Bloomberg, Meta e Google starebbero offrendo agli studios di Hollywood milioni di dollari con la speranza di concludere accordi di licenza che potrebbero migliorare i loro modelli per i video generati dall’intelligenza artificiale. Secondo quanto riferito, le società hanno offerto “decine di milioni di dollari”, anche se non è chiaro cosa verrà fuori dai colloqui.
Secondo il rapporto, Netflix e Disney “non sono disposti a concedere in licenza i loro contenuti” ma hanno “espresso interesse per altri tipi di collaborazioni”. Secondo quanto riferito, la Warner Brothers Discovery ha indicato “la volontà di concedere in licenza alcuni dei suoi programmi”.
Le reazioni dei colossi
Un portavoce di Meta ha rifiutato di commentare. Google non ha risposto immediatamente a una richiesta di commento. Le aziende, a quanto pare, sperano che tali accordi aiutino a far avanzare i loro strumenti di generazione video. Google ha recentemente presentato un modello text-to-video, chiamato Veoe si è rivolto a Donald Glover per promuovere le sue capacità. Anche Meta sta aumentando le ricerche sui video generati dall’intelligenza artificiale.
C’è stata una sorta di corsa agli armamenti tra le aziende di intelligenza artificiale per stringere accordi di licenza con le società di media. OpenAI e NewsCorp hanno annunciato un accordo pluriennale per portare contenuti di notizie su ChatGPT all’inizio di questa settimana. Meta sta anche valutando la possibilità di pagare gli editori per accedere a “notizie, foto e contenuti video” per addestrare i suoi modelli di intelligenza artificiale, come riportato da Business Insider.
Ma come sottolinea Bloomberg, gli studios di Hollywood potrebbero avere qualche riserva su tali accordi. Sebbene gli strumenti di editing basati sull’intelligenza artificiale possano essere interessanti, nel settore dell’intrattenimento c’è una diffusa preoccupazione su come le società di intelligenza artificiale potrebbero utilizzare il loro lavoro creativo. Una tensione che è esplosa al suo massimo questa settimana quando Scarlett Johansson ha accusato OpenAI di copiare la sua voce per il suo assistente “Sky” in ChatGPT dopo aver rifiutato di collaborare con l’azienda stessa.