Secondo il Rapporto annuale ISTAT 2024, l’Italia si è distinta tra le grandi economie europee per la capacità di ripresa dopo la crisi causata dalla pandemia, con Il Prodotto Interno Lordo (PIL) che è tornato ai livelli pre-crisi già nel terzo trimestre del 2021, superando la performance di Germania, Francia e Spagna, una ripresa che ha confermato la resilienza del Paese di fronte alle numerose sfide economiche degli ultimi anni.
Nel 2020, i consumi sono crollati in tutti e quattro i paesi esaminati. In Spagna, la contrazione ha superato il 25%, mentre in Italia è stata intorno al 18% e la ripresa dei consumi è stata simile tra le nazioni, ma nel 2023 i consumi italiani e tedeschi erano ancora sotto i livelli pre-crisi.
Tuttavia, l’Italia si è distinta per la forte crescita degli investimenti fissi lordi, una dinamica opposta rispetto a Germania e Spagna, dove gli incentivi governativi per il settore delle costruzioni hanno giocato un ruolo chiave in questo contesto.
Scambi internazionali, turismo, occupazione e settori trainanti
L’Italia e la Spagna hanno subito un forte calo dei flussi turistici nel 2020, ma la crescita dei beni esportati ha compensato in parte questa diminuzione e nel 2021 e nella prima metà del 2022, i beni italiani hanno registato una crescita vivace nei flussi commerciali, con le esportazioni di servizi hanno continuato a crescere durante tutto il periodo post-pandemia, sostenute dalla ripresa del turismo.
Il mercato del lavoro italiano ha mostrato segnali positivi, con una crescita costante dell’occupazione nel quadriennio considerato e, sebbene l’aumento sia stato più contenuto rispetto alla Spagna, è stato comunque più vivace rispetto a Francia e Germania e anche le costruzioni sono state il settore più dnamico, grazie agli incentivi statali, seguite dai servizi e dall’industria, che ha recuperato i livelli pre-pandemici.
Digitalizzazione e innovazione
Un ruolo fondamentale nella ripresa italiana è stato giocato dalla digitalizzazione. Gli incentivi fiscali, come i crediti d’imposta del Piano Industria 4.0, hanno accelerato l’adozione di tecnologie digitali e nel 2023, oltre il 60% delle imprese con almeno 10 dipendenti utilizzava servizi di cloud computing, un incremento significativo rispetto al 2016.
L’obbligo di fatturazione elettronica ha stimolato ulteriormente il mercato, con l’uso della e-fattura passato dal 41,6% nel 2018 al 97,5% nel 2023 e in entrambi i casi, l’Italia si colloca ai vertici tra le maggiori economie europee.