Le borse europee hanno vissuto una giornata senza grandi movimenti, con il Ftse Mib a Piazza Affari che ha chiuso sostanzialmente invariato, registrando un leggero calo dello 0,03% a 35.398 punti e nonostante la stabilità odierna, l’indice milanese ha archiviato la settimana con un progresso del 2%.
Tra i titoli in evidenza, spicca Saipem con un incremento del 2,8%, trainato dall’annuncio di un contratto da 850 milioni di dollari in Angola e anche Monte dei Paschi di Siena (Mps) e Banco Bpm hanno registrato buone performance, entrambe in rialzo del 2,8% e del 2,85% rispettivamente. In controtendenza, Interpump ha chiuso con una flessione del 2,5% ed Erg ha segnato un calo più marcato del 3,8%, ribassi che hanno contribuito a mantenere il Ftse Mib sostanzialmente invariato.
Inflazione e politica monetaria
La lettura finale dell’inflazione nella zona euro ha confermato una crescita annua del 2,4% ad aprile, con un dato core al 2,7%, mentre Isabel Schnabel, membro del Consiglio direttivo della Banca Centrale Europea, ha espresso dubbi su un possibile taglio dei tassi a luglio, dopo una probabile mossa di aumento a giugno. Negli Stati Uniti, gli operatori del mercato stanno valutando le prossime mosse della Federal Reserve sui tassi di interesse, alla luce dei recenti dati sull’inflazione e delle dichiarazioni prudenti di alcuni membri del Federal Open Market Committee (FOMC).
Prossimi appuntamenti economici
Nei prossimi giorni, l’attenzione sarà rivolta mercoledì alla pubblicazione dei verbali della Fed e ai risultati trimestrali di Nvidia, attesi a mercati chiusi, mentre giovedì saranno protagonisti gli indici PMI europei e americani, oltre ai dati sulle negoziazioni salariali nella zona euro. Da monitorare anche i dati sull’inflazione del Regno Unito e del Giappone, attesi rispettivamente mercoledì e venerdì.
Obbligazionario, materie prime e mercati valutari
Nel mercato obbligazionario, i rendimenti sono in rialzo, con lo spread Btp-Bund che resta stabile a 129 punti base, con il decennale italiano che si attesta al 3,80% e il Bund tedesco al 2,51%. Tra le materie prime, il prezzo del greggio Brent è risalito leggermente a 83,6 dollari al barile, rimanendo però in un range di trading ristretto in attesa della riunione di giugno dell’Opec+. Sul mercato Forex, il cambio euro/dollaro si mantiene stabile a quota 1,087, mentre il dollaro/yen staziona a 155,4.