Il Decreto Legislativo Coesione, pubblicato in Gazzetta Ufficiale n° 107 del 7 maggio, introduce importanti misure di supporto economico e professionale, particolarmente focalizzate sulle aree meridionali d’Italia. Una delle iniziative di spicco è “Resto al Sud 2.0“, concepito per stimolare la nascita di nuove attività imprenditoriali e professionali nei territori del Mezzogiorno.
L’articolo 18 del DL Coesione delinea le caratteristiche di questa nuova misura, che entra in vigore dall’8 maggio.
“Resto al Sud 2.0” mira a promuovere la creazione di nuove iniziative economiche sia individuali sia collettive, che includono l’apertura di partita IVA per attività libero-professionali o la costituzione di diverse forme societarie, tra cui società a responsabilità limitata e cooperative.
Beneficiari e condizioni
I beneficiari principali di “Resto al Sud 2.0” sono giovani di età inferiore ai 35 anni, che si trovano in condizioni di marginalità o vulnerabilità sociale, come definito dal Piano nazionale “Giovani, donne e lavoro 2021 – 2027“. Inoltre, sono inclusi anche inoccupati e disoccupati che fanno parte del programma di politica attiva “Garanzia di occupabilità dei lavoratori GOL”. La misura offre vari incentivi economici, quali voucher di avvio e aiuti in regime de minimis e i beneficiari possono ottenere fino a 40.000 euro per l’acquisto di beni e servizi necessari per avviare le loro attività, una cifra che può salire fino a 50.000 euro in caso di acquisti legati all’innovazione tecnologica o alla sostenibilità ambientale. Vi è inoltre la possibilità di ricevere contributi a fondo perduto che coprono fino al 75% delle spese programmate, per un massimo di 200.000 euro.
Strategie di Implementazione e Diffusione
Le misure di supporto saranno promosse attivamente attraverso una rete di centri per l’impiego regionali, sportelli delle Camere di Commercio e altre strutture locali e un decreto specifico, atteso entro trenta giorni dall’entrata in vigore del DL Coesione, definirà ulteriormente termini, criteri e modalità di finanziamento, in linea con gli obiettivi del programma nazionale e dell’Accordo di partenariato 2021 – 2027.
Con un budget complessivo di oltre 495 milioni di euro previsto per il biennio 2024-2025, queste misure puntano a trasformare il tessuto economico del sud, incentivando l’imprenditorialità giovanile e la creazione di nuove realtà professionali.