Secondo l’ultimo rapporto, l’inflazione negli Stati Uniti è rimbalzata a marzo, registrando un aumento del 2,7% su base annua rispetto al 2,5% di febbraio. Questo dato è superiore alle aspettative degli analisti, che si attendevano un +2,6%, mentre sul mese, l’inflazione è rimasta stabile allo 0,3%, in linea con le previsioni.
L’accelerazione dell’inflazione potrebbe incoraggiare la Federal Reserve a rimanere cauta prima di iniziare a ridurre i tassi, mantenendoli all’attuale livello del 5,25-5,50%. L’obiettivo della Fed è far scendere l’indice di inflazione Pce al 2%, quindi è importante monitorare attentamente l’andamento dei prezzi.
La crescita economica rallenta
Nonostante l’accelerazione dell’inflazione, la crescita economica del primo trimestre ha subito un forte rallentamento, con il Pil che è sceso al livello più basso da quasi due anni. Questo potrebbe influenzare le decisioni della Fed riguardo ai tassi di interesse e spingere verso un taglio anticipato.
Nonostante la frenata economica, il mercato del lavoro negli Stati Uniti rimane vivace, con un tasso di disoccupazione del 3,8% a marzo. La Fed terrà conto di questo dato prima di prendere decisioni sulle politiche monetarie.
Le prossime mosse della Fed
La Federal Reserve si riunirà martedì e mercoledì e gli analisti saranno attenti ad eventuali indicazioni sulle sue intenzioni riguardo ai tassi di interesse. Il mercato, che inizialmente conteggiava su un taglio a giugno, ora si aspetta un intervento a settembre o addirittura a novembre, date le ultime evidenze sull’andamento dell’economia.