Secondo i dati della Banca d’Italia, il costo dei finanziamenti per famiglie e imprese ha registrato una leggera flessione nel mese di febbraio. Il tasso sui mutui è sceso al 4,31%, rispetto al 4,38% del mese precedente. Anche il TAEG sulle nuove erogazioni di credito al consumo è diminuito, passando dal 10,75% al 10,59%.
Costo del credito alle imprese in calo
Anche il costo dei prestiti alle imprese è in diminuzione, con un tasso medio sui nuovi prestiti alle società non finanziarie che si attesta al 5,34% (rispetto al 5,48% del mese precedente). Tuttavia, nonostante questa riduzione dei tassi, la domanda di credito rimane stagnante, con un lieve miglioramento che non sembra influenzare significativamente le richieste di finanziamenti da parte di imprese e famiglie.
Prospettive della BCE
Le prossime mosse di politica monetaria della BCE potrebbero dare una spinta alla domanda di credito. L’ipotesi di un taglio dei tassi nel prossimo meeting di giugno potrebbe incentivare famiglie e imprese a richiedere finanziamenti, anche se al momento i dati indicano una contrazione del 2,5% dei prestiti al settore privato su base annuale.
Situazione dei depositi e della raccolta obbligazionaria
La pubblicazione della Banca d’Italia evidenzia anche una diminuzione del 2% dei depositi del settore privato e un aumento del 18% della raccolta obbligazionaria. Questi dati indicano una certa incertezza da parte degli investitori, che potrebbero preferire alternative al deposito bancario tradizionale.