Le lavoratrici che aspiravano a beneficiare dell’Opzione Donna, possono raggiungere il requisito pensionistico con 61 anni nel 2024, mantenendo gli stessi requisiti contributivi ma con l’aggiunta di un anno in più rispetto agli anni precedenti.
Per ovviare a questo ulteriore vincolo, le lavoratrici possono beneficiare degli sconti previsti per le lavoratrici con figli, in esubero presso aziende in crisi o con benefici della Legge 104. Inoltre, è stata introdotta la possibilità di riscattare 5 anni non coperti da contribuzione per periodi successivi al 1996, sebbene il costo dell’onere di riscatto sia pieno.
La pensione anticipata contributiva
Un’alternativa per le lavoratrici che non possono accedere all’Opzione Donna è la pensione anticipata contributiva a 64 anni, che richiede 20 anni di contributi e un assegno sopra una certa soglia economica. Tuttavia, per coloro che non soddisfano i requisiti dell’Opzione Donna né della pensione anticipata contributiva, l’unica alternativa rimane la pensione anticipata Fornero del 2011, che richiede 42 anni e 10 mesi di contributi.
È importante considerare che esistono categorie speciali che possono accedere a pensioni precoci con altre formule come la Quota 41, pensioni usuranti e pensioni gravosi. Tuttavia, al momento la Quota 103 e l’APE Sociale sono opzioni valide solo per il 2024.