Il Collegio del controllo concomitante della Corte dei conti ha rilevato un sensibile ritardo nella realizzazione delle infrastrutture digitali legate al Piano Banda Ultralarga – Aree Bianche, progettato per garantire la connettività di circa 8.400.000 abitazioni in Italia.
Analisi della Corte dei conti
Secondo l’analisi approvata con delibera 4/2024/CCC, i tempi medi delle fasi procedurali si sono dilatati, spostando in avanti la concreta attuazione rispetto alle scadenze originarie. Le Aree Bianche, definite “a fallimento di mercato” per la mancanza di investimenti privati, coinvolgono 7.413 comuni italiani e circa 6.300.000 unità immobiliari a tecnologia Fiber To The Home (Ftth), 2.100.000 a tecnologia Fixed Wireless Access (FwA) e 29.895 tra sedi Pa e aree industriali.
Progressi e ritardi
A fine 2023, risultavano coperte in Ftth circa 3,4 milioni di abitazioni e 18.616 sedi pa e aree industriali, ma i dati su FwA sono meno positivi. I ritardi sono stati gestiti con l’applicazione di penali per un totale di 54,6 milioni di euro. Tuttavia, la Corte sottolinea la necessità di definire interventi correttivi in caso di ulteriori disagi e di garantire un controllo serrato sul rispetto delle nuove scadenze.
Nuovo cronoprogramma e manodopera specializzata
La magistratura contabile raccomanda al Mimit, ente responsabile del Piano, di adottare un nuovo cronoprogramma che assicuri la chiusura dei lavori in tempi celeri. Inoltre, è essenziale affrontare la scarsità di manodopera specializzata per evitare ulteriori rallentamenti nel processo di implementazione delle infrastrutture digitali.
Il Piano Banda Ultralarga – Aree Bianche rappresenta un importante progetto per migliorare la connettività in Italia, ma i ritardi registrati fino ad ora richiedono un’azione tempestiva e coordinata da parte di tutte le parti coinvolte. È fondamentale superare gli ostacoli attuali per garantire una connettività efficiente e di qualità a tutte le abitazioni coinvolte nel Piano