Il governo ha introdotto nuove sanzioni contro il lavoro nero, con multe che possono arrivare fino a quasi 50mila euro per ogni impiegato irregolare. Questa maxi-sanzione del 30% è prevista per le aziende che non rispettano le regole contrattuali, secondo quanto stabilito dal Decreto Legge 19/2024 in vigore dal 2 marzo.
Importi da marzo 2024: le multe salate per le aziende
Le multe per irregolarità contrattuale variano in base alla durata dell’impiego del lavoratore. Ad esempio, per un impiego fino a 30 giorni effettivi, la multa può arrivare fino a 11.700 euro per ogni lavoratore irregolare. In caso di recidiva, l’importo può salire a 14.400 euro. Per impieghi oltre i 60 giorni, la multa può arrivare fino a 46.800 euro per ogni lavoratore.
Chi è soggetto alla maxi-sanzione e come evitarla
La maxi-sanzione si applica a datori di lavoro privati non organizzati in forma di impresa, enti pubblici economici e persone fisiche che impiegano personale non conforme alle normative. Tuttavia, è possibile evitare la maxi-sanzione regolarizzando spontaneamente il rapporto di lavoro irregolare, accedendo così alla sanzione minima.
Maggiorazioni per recidiva e controlli online INPS
In caso di recidiva, la multa può essere incrementata fino al raddoppio se il datore di lavoro è stato sanzionato per gli stessi illeciti nei tre anni precedenti. È stata inoltre introdotta la possibilità di effettuare controlli online tramite l’INPS per contrastare il lavoro nero e le frodi.
La lotta al lavoro nero è una priorità per il governo, che punta a garantire condizioni di lavoro dignitose e rispettose delle leggi. Con le nuove sanzioni in vigore dal 2 marzo 2024, le aziende sono chiamate a rispettare le normative e a regolarizzare le situazioni di irregolarità per evitare multe salate e sanzioni pesanti