L’Agenzia delle Entrate ha chiarito la possibilità di compensare i crediti d’imposta nonostante la presenza di ruoli, in seguito all’adesione alla “rottamazione quater” prevista dalla legge 29 dicembre 2022 n. 197.
La questione nasce da un interpello in cui si chiedeva se fosse possibile considerare la rateazione della Rottamazione Quater come una sospensione dei ruoli, rendendo così inapplicabile il divieto di compensazione previsto dall’articolo 31 del decreto-legge 78/2010. Le Entrate concordano con questa interpretazione, fornendo ulteriori specifiche.
Dove si applica il divieto di compensazione
Il divieto di compensazione si applica solo alle compensazioni di crediti di cui all’articolo 17 del decreto legislativo 241/1997, relativi alle imposte erariali. Le compensazioni verticali, tra debiti e crediti della stessa imposta, non sono soggette a questo divieto. Inoltre, la preclusione alla compensazione riguarda solo i debiti scaduti e non ancora pagati.
La Rottamazione Quater permette di estinguere i carichi affidati agli agenti della riscossione senza pagare sanzioni e interessi inclusi nei ruoli, tra il 1° gennaio 2000 e il 30 giugno 2022. Questa sospensione si applica solo ai ruoli oggetto della dichiarazione prevista dalla legge 197/2022, escludendo il contribuente dall’inadempienza.
I ruoli inclusi nella dichiarazione non concorrono al limite di 1.500 euro per la preclusione alla compensazione, ma gli eventuali ruoli scaduti non inclusi nella definizione sì. La compensazione è possibile solo se la dichiarazione alla definizione ha regolare corso, senza decadenze o impedimenti.
In sintesi, la Rottamazione Quater consente di estinguere i carichi affidati agli agenti della riscossione senza pagare sanzioni e interessi, ma è fondamentale rispettare i termini e le condizioni previste per poter beneficiare di questa opportunità.