Quali sono nel sistema pensionistico italiano le differenze tra pensione di anzianità e pensione di vecchiaia? Scopriamolo insieme.
Che cosa vuol dire andare in pensione per vecchiaia
La pensione di vecchiaia è una forma di pensione ottenibile dai lavoratori che soddisfano determinati requisiti di età e contributivi stabiliti per legge. Attualmente, per poter andare in pensione per vecchiaia è necessario avere almeno 67 anni di età e almeno 20 anni di contributi.
Quando si va in pensione di anzianità: cos’è e come funziona
La pensione di anzianità, abolita nel 2011, richiedeva al lavoratore di raggiungere una determinata “quota” di anni di contributi e un requisito anagrafico per andare in pensione. Non esiste un’età predefinita per andare in pensione di anzianità, ma dipendeva dalla quota raggiunta.
C’è chi percepisce ancora la pensione di anzianità: chi sono
Alcuni lavoratori ancora beneficiano della pensione di anzianità se soddisfano i requisiti anagrafici e contributivi entro il 31 dicembre 2011. Per esempio, è necessario raggiungere la quota 96 con almeno 60 anni di età per i lavoratori dipendenti.
Tutte le differenze tra pensione di anzianità e vecchiaia
La principale differenza tra pensione di anzianità e pensione di vecchiaia è che la prima dipendeva dalla quota raggiunta, mentre la seconda ha un’età anagrafica fissa per tutti i lavoratori. Mentre la pensione di anzianità non fa più parte del sistema pensionistico, esistono ancora lavoratori che ne beneficiano.
Pensione di vecchiaia, di anzianità e anticipata
È possibile accedere anche a forme di pensione anticipata, come Ape Sociale, Opzione Donna o Quota 103, che consentono di andare in pensione prima di raggiungere i requisiti per la pensione di vecchiaia.
In conclusione, è importante comprendere le differenze tra pensione di anzianità e pensione di vecchiaia per pianificare al meglio il proprio percorso pensionistico e avere un quadro chiaro delle opzioni disponibili