La firma del Framework agreement europeo aumenta il periodo lavorativo in smart working dalla propria residenza
Con la firma del Framework agreement europeo, si è registrato un importante incremento del periodo lavorativo svolto in modalità di smart working direttamente dalla propria residenza. Questo accordo ha introdotto nuove possibilità per i lavoratori, consentendo loro di svolgere le proprie attività professionali in modo flessibile e da remoto.
Il concetto di smart working si è affermato come una soluzione innovativa e vantaggiosa per molte aziende e dipendenti. Grazie a questa modalità di lavoro, i dipendenti hanno la possibilità di adattare i propri orari di lavoro alle proprie esigenze personali, conciliando meglio la vita professionale e quella privata.
Salvaguardia dell’imposizione contributiva estera
Una delle caratteristiche interessanti del lavorare in smart working dalla propria residenza è la salvaguardia dell’imposizione contributiva estera. Questo significa che i lavoratori possono continuare a pagare le tasse nel paese in cui risiedono, evitando di incorrere in complicazioni fiscali legate alla tassazione all’estero.
Grazie al Framework agreement europeo, si è riconosciuto il valore del lavoro svolto in smart working come un’attività che può essere effettuata indipendentemente dalla posizione geografica. Pertanto, anche se un lavoratore risiede in un paese diverso da quello in cui si trova l’azienda per cui lavora, potrà comunque beneficiare di questa modalità di lavoro senza dover preoccuparsi dell’imposizione contributiva estera.
In conclusione, la firma del Framework agreement europeo ha aperto nuove opportunità per il smart working e ha garantito la salvaguardia dell’imposizione contributiva estera per coloro che scelgono di lavorare dalla propria residenza. Questo ha contribuito a promuovere una maggiore flessibilità lavorativa e a facilitare la conciliazione tra vita professionale e personale.