(Finanza.com) I dati della Congiuntura Confcommercio di metà novembre indicano che il 2023 si chiuderà all’insegna del rallentamento generalizzato anche se ci sono sprazzi di vitalità economica, seppure deboli e incerti.
“Archiviato il 2023 – ha detto il direttore dell’Ufficio Studi Mariano Bella – l’attenzione è tutta sul 2024. L’anno che sta per chiudersi lascia sia in positivo (inflazione) sia in negativo (crescita) scarse eredità statistiche: tutto dovrà essere costruito durante il prossimo anno. Certamente il permanere dei prezzi su dinamiche particolarmente contenute migliorerà potere d’acquisto e fiducia delle famiglie, consentendone atteggiamenti più favorevoli verso i consumi. Allo stesso tempo, la concreta possibilità di una politica monetaria
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