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Banca Mediolanum, big italiana del risparmio gestito, ha chiuso i primi nove mesi del 2023 con un utile netto pari a 572,2 milioni di euro, in crescita del 52% rispetto allo stesso periodo del 2022. Il margine di contribuzione è risultato in aumento del 31% a 1.291,7 milioni di euro, mentre il margine operativo, pari a 731,3 milioni di euro, è cresciuto del 51% rispetto ai primi nove mesi del 2022.
La banca ha spiegato che la spinta dei ricavi ricorrenti è evidente innanzitutto osservando le commissioni nette, pari a 769,7 milioni di euro e in crescita del 4% anno su anno, risultato ottenuto grazie alla buona performance dei mercati finanziari nei primi nove mesi dell’anno, ma anche grazie al buon contributo della raccolta netta in prodotti di risparmio gestito.
“I risultati che presentiamo dimostrano la validità del nostro modello di business nel generare valore elevato e sostenibile per tutti gli stakeholder – ha commentato l’amministratore delegato Massimo Doris –. In particolare, l’utile di esercizio cresce del 52% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. Questi risultati sono frutto di un impegno quotidiano da parte dei nostri Family Banker e dei i nostri collaboratori e grazie alle strategie che da sempre ci orientano nel servire al meglio i clienti con un approccio complessivo e integrato. Questa strategia unica e distintiva di servizio al cliente si riflette poi sul nostro conto economico, stabilmente diversificato, e nel quale una marginalità ormai strutturale, derivante dagli impieghi, si affianca alla componente core riferita alla gestione dei risparmi e alla consulenza finanziaria. Ci sono tutte le premesse quindi per proseguire un forte percorso di crescita e di futura prosperità della nostra banca”.
Infine, Banca Mediolanum ha deciso di proporre all’assemblea degli azionisti la futura costituzione di una riserva non distribuibile di 67,4 milioni, pari a 2,5 volte l’imposta straordinaria di 26,9 milioni di euro derivante dal calcolo degli extra-profitti oggetto di interesse da parte del governo.
Azioni Banca Mediolanum: quotazioni in ritracciamento
Le azioni Banca Mediolanum sembrano essere impostate al ribasso nel breve termine, nonostante la performance leggermente positiva registrata nella seduta di ieri (+0,15%). Dopo un’apertura in linea con la chiusura precedente, infatti, le quotazioni si sono mantenute per tutta la giornata all’interno di uno stretto trading range compreso tra i livelli 8,100 e 8,144, per poi andare a chiudere sul finale a quota 8,128.
Dopo il massimo toccato lo scorso 15 novembre sul livello 8,574 (in anticipo rispetto all’indice di riferimento FTSE Mib), l’azione ha decisamente invertito la propria rotta con uno storno piuttosto prolungato, cui si aggiunge la presenza di uno strappo ribassista rappresentato da un gap down rimasto ancora aperto a quota 8,372 dal 20 novembre.
L’ipotesi più accreditata è che Banca Mediolanum possa scendere ancora, visto che il prossimo supporto si trova in prossimità dell’importante indicatore Supertrend (livello 8,020), che corrisponderebbe tra l’altro a un perfetto ritracciamento di Fibonacci del 50% dopo il rally verificatosi nella prima parte del mese di novembre. Solo a quel punto, il titolo potrebbe reagire con vigore realizzando l’auspicato rimbalzo.
Dal punto di vista operativo, pertanto, l’
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