(BorsaeFinanza.it)
Azimut Holding nei primi nove mesi dell’anno ha riportato un utile netto adjusted pari a 348,9 milioni di euro, in crescita del 15% rispetto ai 302,3 milioni dello stesso periodo del 2022. Riconfermati gli obiettivi per il 2023, in particolare di un utile netto a 450 milioni.
Il patrimonio totale è cresciuto del 10% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente e si attesta a 84 miliardi (76,5 miliardi nei nove mesi 2022, al netto dei 6,8 miliardi relativi al deconsolidamento di Sanctuary). Il totale delle masse gestite a fine ottobre 2023 era di 57,8 miliardi.
I ricavi si sono attestati a 965 milioni di euro e si confrontano con i 966,6 milioni dei nove mesi 2022. Le commissioni di gestione ricorrenti si attestano a 856,4 milioni, in aumento del 9% rispetto all’anno precedente (826 milioni nei primi nove mesi 2022). Il reddito operativo è cresciuto dell’4% a 430,8 milioni di euro rispetto ai 413,9 milioni del 2022. La posizione finanziaria netta consolidata a fine settembre 2023 risulta positiva per circa 358,9 milioni di euro, in crescita di 104,3 milioni rispetto a giugno 2023.
Azioni Azimut Holding: quotazioni ritracciano e puntano verso il supporto a 21 euro
Le azioni Azimut Holding, quotate sul FTSE Mib, sembrano essere impostate al ribasso nel breve termine, anche in seguito alla performance negativa registrata nella seduta di ieri (-0,95%). Dopo un’apertura in linea con la chiusura precedente, infatti, le quotazioni hanno intrapreso fin da subito un andamento fortemente ribassista che le ha portate a realizzare un minimo sul livello 21,78, per poi andare a chiudere sul finale non distante a quota 21,79.
Dopo il minimo toccato lo scorso 26 ottobre sul livello 19,050, l’azione ha drasticamente invertito la propria rotta realizzando un sorprendente rally rialzista, decisamente costante e lineare, fino al massimo del 21 novembre a quota 22,35. Da quel momento i corsi hanno cominciato leggermente a ritracciare fino alla decisiva giornata di ieri, quando è stata violata al ribasso la trendline ascendente che aveva accompagnato la salita di Azimut Holding nell’ultimo mese. Purtroppo il segnale ribassista è inequivocabile, non si può più parlare di fisiologico storno o presa di beneficio. Quindi, per le prossime sedute è attesa ancora negatività, nonché una sua accelerazione, fino al raggiungimento del supporto presente in area 21 euro e rappresentato dall’importante indicatore Supertrend.
Dal punto di vista operativo, pertanto, l’ingresso in posizioni long è consigliabile al superamento del livello 21,98 con target nell’intorno dei 22,75 euro, mentre le posizioni ribassiste p
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