(BorsaeFinanza.it)
A Wall Street la nuova seduta della settimana potrebbe essere all’insegna delle azioni Tesla, che potrebbero sfruttare le indiscrezioni sull’arrivo di un nuovo modello di auto. La casa automobilistica statunitense starebbe cercando di produrre un’auto da 25.000 euro nel suo stabilimento vicino a Berlino per espandersi nel mercato di massa. Sembrerebbe che la novità sia stata anticipata dallo stesso Elon Musk al personale durante una visita all’impianto di produzione di Gruenheide, che produce attualmente il Model Y, il veicolo elettrico più venduto nel Vecchio continente.
Tesla ha da tempo pianificato di realizzare un’auto elettrica economica. Ora, grazie a un’innovazione che le avrebbe permesso di fondere quasi tutto il sottoscocca dell’veicolo in un unico pezzo, l’obiettivo potrebbe essere vicino. Per Elon Musk l’espansione nel mercato di massa è fondamentale per raggiungere l’obiettivo di Tesla di aumentare le consegne di veicoli a 20 milioni entro la fine del decennio. Si tratterebbe di un aumento di dieci volte rispetto alla capacità attuale.
Le novità in arrivo dalla Germania non sono finite: l’azienda ha annunciato un aumento salariale del 4%, in vigore fin da questo mese, per circa 11.000 dipendenti del suo stabilimento tedesco, aggiungendo inoltre che verrà pagato anche un bonus di 1.500 euro fin dal prossimo mese per compensare l’inflazione.
Azioni Tesla: analisi tecnica e strategie operative
Andiamo a vedere quali sono le attese nel breve e medio periodo per le azioni Tesla quotate a Wall Street. Dopo aver chiuso la scorsa ottava in area 220 dollari, con un guadagno settimanale di oltre il 6%, l’apertura odierna dovrebbe essere nei pressi dei 224 dollari, vicino alle prossime resistenze poste in area 225-230 dollari. Nel breve periodo il superamento di queste aree resistenziali dovrebbe favorire una continuazione del recupero prima verso i 242 dollari, dove verrebbe chiuso il gap ribassista lasciato aperto lo scorso 19 ottobre, e successivamente in direzione dei 252-255 dollari, dove verrebbe messa sotto pressione la trendline discendente che parte dai massimi dello scorso mese di luglio. Dal punto di vista operativo sarà solo lasciandosi alle spalle queste aree che si avrebbe un rafforzamento della struttura grafica, con possibili ulteriori apprezzamenti fin verso i 267 dollari che rappresentano i massimi del mese passato.
Al contrario, il mancato superamento dei 230 dollari potrebbe riportare le vendite sull’azione, con primi obiettivi i 211-210 dollari e a seguire i 206 dollari dove verrebbe chiuso il gap-up lasciato aperto lo scorso 2 novembre. Sotto questi livelli aumenterebbero le possibilità di andare a rivedere i minimi degli ultimi quattro mesi in area 194 dollari. L’eventuale violazione di tali supporti rimetterebbe in moto il trend ribassista, presente fin dai massimi di perio
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