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Negli ultimi dieci anni, in Italia, la denatalità è costante: il numero delle nascite diminuisce di anno in anno. Di fronte a una popolazione che invecchia inesorabilmente, si è passati dai 500.000 nati all’anno al record negativo del 2022: l’Istat ha registrato 393.000 nascite a fronte di 700.000 decessi. Il crollo è drastico e le cifre del primo semestre del 2023 sono ancora più basse. Il tema della natalità è al centro dell’azione del governo con il bonus mamma 2024.
Bonus mamma 2024: cos’è e come funziona
La regione d’Italia con la fecondità più alta è il Trentino-Alto Adige (1,51 figli per donna), seguita da Sicilia e Campania ma con valori molto più bassi. Le regioni dove si fanno meno figli sono la Sardegna (l’unica con una fecondità al di sotto dell’unità), il Molise e la Basilicata. Per favorire una nuova primavera demografica con misure che possano incoraggiare la genitorialità, la politica italiana ha deciso di intervenire con il bonus mamma 2024, promettendo di affiancare quest’incentivo alle tutele professionali e al potenziamento degli asili nido e di strutture e servizi sociali.
La Legge di Bilancio 2024 approvata dal Consiglio dei Ministri ha destinato risorse per un miliardo di euro alle famiglie numerose e per alzare il tasso di natalità. Insieme alla conferma della carta Dedicata a te, all’aumento di oltre 150 milioni di euro per il bonus asili nido e ad un altro mese di congedo parentale retribuito al 60% per i genitori con figli fino ai 6 anni, arrivano nuove agevolazioni per le madri con due o più figli. La novità maggiore è relativa alla decontribuzione che favorirà un aumento sostanziale dello stipendio netto in busta paga.
“Il valore della maternità e paternità non sono temi privati, ma danno il senso del nostro stare al mondo tutti insieme, il senso della comunità – ha dichiarato Eugenia Maria Roccella, la Ministra per la famiglia, la natalità e le pari opportunità –. Dobbiamo agire tornando a parlare di alcune cose, anche della fertilità come bene salute. Oggi c’è un problema di infertilità crescente. Dobbiamo occuparcene fin da subito. Il calo demografico non si vince se non facciamo tutti insieme uno sforzo. Tutta l’Europa è sotto il tasso di sostituzione. C’è bisogno di uno sforzo collettivo”.
Bonus mamma 2024: requisiti e importi
Il bonus natalità del governo per il 2024 si concentra sulla decontribuzione: le madri con due o più figli non dovranno più pagare i contributi a carico della lavoratrice (FAP per il pubblico, IVS per il privato), pari a circa un terzo del totale. In media, una lavoratrice dipendente è sottoposta ad aliquote contributive del 33% del reddito, di cui il 23,81% è versato dal datore di lavoro e il restante 9,19% è a carico della stessa dipendente. Con il bonus, queste spese saranno coperte completamente dalle casse dello Stato che le versa direttamente all’INPS.
L’importo dello sgravio sarà quindi pari all’intera quota dei contributi a carico delle lavoratrici di cui si occuperà l’Erario. Fino a quando ci sarà la decontribuzione generale (applicata per tutto il 2024) riconosciuta al 6% (per lavoratori e lavoratrici subordinate con reddito imponibile fino a 35.000 euro all’anno) e al 7% (fino a 25.000 euro all’anno), l’aumento di cui potranno godere le lavoratrici madri è del 3,19% o del 2,19%, versato alla gestione previdenziale insieme al netto in busta p
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