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Il Consiglio di amministrazione di Gpi, società leader nei sistemi informativi e servizi per la sanità e il sociale, ha approvato la relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2023. Il documento è stato redatto secondo i principi contabili IAS/IFRS.
I ricavi del primo semestre sono stati di 193 milioni di euro, registrando una crescita del 14% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. I ricavi del settore software sono stati di 82 milioni (+42%), mentre quelli del settore Care sono stati di 83 milioni (-5%). I ricavi esteri sono stati di 27 milioni (+68%). L’ebitda (margine operativo lordo – mol) è stato di 26 milioni (+50%). L’indebitamento netto verso istituzioni finanziarie è pari a 119 milioni. Il risultato netto del periodo è stato di 0,5 milioni, in crescita rispetto al primo semestre del 2022.
L’amministratore delegato del Gruppo Gpi, Fausto Manzana, ha commentato i risultati sottolineando la solidità della crescita sia in termini di ricavi che di margini. Manzana ha dichiarato che i risultati confermano la bontà della strategia del Gruppo, che si concentra sempre di più sul core business software e servizi IT per la sanità, sia in Italia che all’estero. Il 14% dei ricavi consolidati proviene dal mercato internazionale. Il Gruppo considera prioritaria la riduzione dell’indebitamento consolidato e valuta la possibilità di dismettere alcuni business non strategici, a partire da Argentea S.r.l.
Manzana ha inoltre sottolineato l’importanza di innovare le tecnologie e di saper leggere l’evoluzione dei modelli di servizio per la sanità. Il Gruppo Gpi continua il suo percorso di sviluppo sostenibile, in linea con il piano strategico 2022-2024, che lo proietta sui mercati internazionali.
Azioni Gpi: quotazioni scendono ininterrottamente da inizio anno
Le azioni Gpi quotate su Borsa Italiana, sono decisamente impostate al ribasso nel breve termine anche grazie alla performance negativa registrata nella seduta di ieri (-2,35%). Dopo un’apertura in gap up (subito ricoperto nell’intraday) le quotazioni hanno intrapreso un andamento fortemente ribassista che le ha portate a realizzare un minimo sul livello 8,25, per poi andare a chiudere sul finale non distante a quota 8,30.
Anno disastroso questo 2023 per Gpi. Dopo il massimo segnato a gennaio sul livello 14,66 l’azione è sempre costantemente scesa, senza mai alcun rimbalzo degno di nota, mantenendosi al di sotto di una ben delinata trendline negativa e ha addirittura avuto una accelerazione ribassista a partire dallo scorso luglio. Il risultato nei primi nove mesi e mezzo, quindi, è di -41,5%. Solitamente, in questi casi, i trader più aggressivi cercano dei minimi per cavalcare un eventuale rimbalzo, visto che il titolo è calato così tanto e senza sosta. Purtroppo, però, si rileva che non esistono assolutamente segnali di inversione e che la negatività potrebbe continuare ancora, almeno fin verso il supporto presente sulla soglia psicologica degli 8 euro. Fino ad allora, di conseguenza, il consiglio è quello di togliere le mani dal tasto “buy” e aspettare con pazienza dei più concreti segnali di ripresa.
Dal punto di vista operativo, comunque, l’ingresso in posizioni long è consigliabile solo al superamento del livello 8,70 con target nell’intorno dei 9,21 euro, mentre le posizioni ribassiste potranno essere aperte già alla violazione di quot
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