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Dietro Invader, nome d’arte che omaggia il videogioco arcade sparatutto di culto sviluppato da Tomohiro Nishikado per la Taito, si nasconde Franck Slama, il graffitista francese degli inconfondibili mosaici pixelati che riempiono i muri delle città di mezzo mondo. Con 310.000 menzioni e 706.000 follower, il writer parigino è uno degli street artist più popolari su Instagram e dai pezzi più ricercati tra i collezionisti. Ma quali sono le sue opere più costose?
Invader: le 5 opere più costose
A contribuire al successo di Invader non sono soltanto il suo status di UFA (Unidentified Free Artist, artista libero non identificato), la maschera che indossa sempre quando compare in pubblico e la mappa che ha pubblicato online per aiutare i fan a scovare i suoi mosaici. Pur essendo diplomato all’ENSBA di Parigi, Slama vuole “liberare l’arte dai musei” con “un’invasione pacifica” di opere posizionate in luoghi strategici delle città. Dalle strade alle vendite sul mercato, il passo è breve: ecco le cinque opere più costose dell’artiste de rue passate sotto il martello delle case d’asta.
400 Chinese Cubes (2008)
Nel 2004 Invader comincia a parlare di Rubikcubism e object-painting per i suoi lavori: opere che per essere viste e apprezzate, devono essere osservate da lontano. Quattro anni dopo, ispirato da un viaggio a Katmandu, dedica un mosaico al monaco Tenzin Gyatso, il quattordicesimo Dalai Lama del Tibet: mentre si trova sull’Himalaya, Slama è infatti colpito dagli insegnamenti del buddismo e decide di rivolgere la sua pratica di pixelatura al venerabile maestro. Nel dicembre del 2021, nella collezione Post War & Contemporary Art di Christie’s a Parigi, l’opera è venduta per 375.000 euro.
400 Chinese Cubes (foto: Christie’s)
Rubik Dalai Lama (2008)
400 Chinese Cubes cambia nome ma la sostanza rimane la stessa: un mosaico con il volto dell’attuale Dalai Lama composto da 225 cubi di Rubik. Nel luglio del 2021, nel giorno esatto dell’86° compleanno del leader spirituale tibetano, sempre da Artcurial ma proveniente dalla Lazarides Gallery (l’attuale Laz Emporium) di Londra, è battuto all’asta per 468.250 euro. Gli esperti della casa francese prevedevano che il valore dell’opera potesse raggiungere 300.000 euro.
Rubik Dalai Lama (foto: Artcurial)
Rubik Mona Lisa (2004)
Il Rubikcubism di Invader comincia con una serie chiamata Rubik Masterpiece nella quale l’artista francese rivisita i grandi dipinti della storia dell’arte. Non può mancare la Gioconda di Leonardo da Vinci, il quadro più celebre e iconico al mondo. Nel febbraio del 2020 da Artcurial a Parigi, proveniente dalla Galerie de Bellecour di Lione, è venduta per 480.200 euro. La stima iniziale pre-vendita era tra i 120.000 e i 150.000 euro.
Rubik Mona Lisa (foto: Artcurial)
Rubik Space (2005)
È il primo mosaico di grandi dimensioni della serie ispirata al cubo di Rubik (95 x 129 cm) e un pezzo unico mai presentato sul mercato fino al dicembre del 2020, quando è battuto all’asta Urban & Pop Contemporary da Artcurial a Parigi per 492.600 euro. Composta da 391 cubi, l’opera fino ad allora era stata presentata soltanto alla mostra Rubik Space organizzata nella primavera del 2005 dalla Galerie Patricia Dorfmann.
Rubik Space (foto: Artcurial)
Astro Boy TK_119 (2014)
Al robottino dai capelli a punta ideato nel 1967 dal Dio dei manga Osamu Tezuka, è dedicato questo mosaico che a Tokyo (dove i murales e i graffiti sono vietati per legge e puniti fino a cinque anni di carcere) è riuscito a resistere su un ponte nel quartiere Shibuya per più di sei anni. Nel novembre del 2019 all’asta da Sotheby’s a New York, dov’è stimato tra i 100.000 e i 150.000 dollari, è venduto per 1,22 milioni di dollari: il miglior risultato raggiunto ad oggi da un’opera di Invader.
Astro Boy TK_119 (foto: Sotheby’s) Fuori dalla Top 5 restano altre op
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