(BorsaeFinanza.it)
Sulla Borsa di Parigi spicca il sell-off sul titolo LVMH, con le quotazioni che sono scese sotto l’importante soglia dei 700 euro. A innescare le vendite sono stati i dati del terzo trimestre, comunicati dall’azienda del lusso nella serata di ieri, che hanno deluso gli investitori. Nello specifico, nel periodo luglio-settembre dell’anno in corso le vendite si sono attestate sotto i 20 miliardi di euro, registrando un aumento dell’1% dopo molti trimestri di crescita a doppia cifra. A parità di struttura e tasso di cambio l’aumento è stato del 9% risultando sotto le attese degli analisti che stimavano una crescita dell’11,5%. In questo contesto il totale dei primi 9 mesi dell’anno in corso si porta sui 62,2 miliardi di euro, con un incremento annuo delle vendite del 10%.
Sui conti deludenti hanno impattato sia un’inflazione che è rimasta su livelli sostenuti che l’aumento dei tassi di interesse, che hanno costretto i consumatori a rallentare gli acquisti. Per quanto riguarda le varie aree geografiche si è registrato un calo della domanda di beni di alta gamma sia in Europa che oltreoceano, mentre in Cina la ripresa è risultata discontinua. Nel dettaglio, il settore moda e pelletteria, che include Louis Vuitton e Dior, ha registrato un fatturato di 9,75 miliardi di euro, in crescita del 9% rispetto a un consensus che vedeva un’aumento del 10%, mentre il segmento vini e liquori ha segnato un calo del 20% a 1,5 miliardi di euro. Segnali negativi anche per il settore degli orologi, sceso del 5%, mentre al contrario buoni numeri sono arrivati dalla divisione profumi e cosmetici che, sfiorando i 2 miliardi di euro, ha avuto una crescita del 12%.
Azioni LVMH: analisi tecnica e strategie operative
Andiamo ora a vedere come si sta muovendo l’azione sulla Borsa di Parigi. Con volumi in deciso aumento rispetto alla media giornaliera mensile, quella odierna è una seduta in forte calo per le azioni LVMH, con le quotazioni che perdono l’importante soglia psicologica dei 700 euro. Nel breve termine una conferma sotto questi livelli farebbe proseguire il trend discendente innescatosi dai top dello scorso mese di aprile sui 945 euro, prima in direzione dei minimi annuali posti sui 680 euro e in seguito verso i 665-660 euro. Nel caso in cui anche tali sostegni dovessero essere violati al ribasso si aprirebbero le porte per un’ulteriore discesa in direzione del bottom degli ultimi 12 mesi situato sui 600 euro.
Al contrario, il superamento dei 750 euro, dove troviamo l’indicatore giornaliero del Supertrend, porrebbe la basi per un rimbalzo dei corsi prima verso i 775 euro e successivamente in direzione degli 800-810 euro. Dal punto di vista operativo sarà solo lasciandosi alle spalle queste aree resistenziali, nei cui pressi troviamo la media mobile di lungo periodo, che si avrebbe un allentamento della pressione ribassista con possibili ulteriori apprezzamenti del titolo fin verso gli 850 e
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