(BorsaeFinanza.it)
Le azioni europee del lusso hanno mostrato evidenti segni di cedimento negli ultimi mesi. L’indice STOXX Europe Luxury 10, che racchiude le prime dieci aziende europee del settore, è crollato di quasi il 18% nel terzo trimestre, il più grande scivolone trimestrale dal 2020 e la peggiore performance in tre mesi mai registrata rispetto allo STOXX 600, sceso del 2,5%.
Il rallentamento dell’economia cinese e le preoccupazioni per l’effetto del rialzo dei tassi d’interesse sull’economia hanno reso cauti gli investitori ,che solo fino a qualche mese fa consideravano il lusso in Europa come la tecnologia negli Stati Uniti, ossia un comparto su cui fare affidamento. “Il settore si è fortemente svalutato negli ultimi 2-3 mesi a causa di una combinazione di aumento dei tassi d’interesse, posizionamento degli investitori e previsione di riduzione degli utili” ha commentato Bernard Ahkong, strategist di UBS.
Lusso: cosa aspettarsi delle azioni europee?
La cartina di tornasole sull’effetto dei venti contrari sulle società del lusso saranno, nelle prossime settimane, i dati trimestrali. La prima a scendere in campo sarà il 10 ottobre il gigante francese LVMH che il mese scorso ha perso la palma di società quotata più preziosa d’Europa, scavalcata dall’azienda farmaceutica danese Novo Nordisk.
Diversi analisti sono ora cauti sulle azioni del lusso. Quantunque le valutazioni siano scese i multipli sono ancora più elevati che nel resto del mercato. Ad esempio, il titolo LVMH è scambiato a circa 21 volte i guadagni attesi per i prossimi 12 mesi e le azioni Richemont sono negoziate a 15,6 volte, a fronte di un rapporto price/earnings dello STOXX 600 di 12 volte. UBS ha ridotto le stime sul settore perché a giudizio dei suoi analisti le azioni subiranno il contraccolpo del rallentamento dei consumi cinesi. Morgan Stanley e Bank of America sono dello stesso avviso, tanto da aver tagliato le loro previsioni sugli utili per azione per il 2024 relativamente alle società del lusso rispettivamente del 6% e del 7%.
Ci sono però anche alcuni analisti che ritengono il settore un’opportunità in questo momento, alla luce dei ribassi recenti. Per gli analisti di Bernstein “la correzione settoriale è stata eccessiva”, mentre aziende come LVMH si trovano in una posizione migliore in un contesto economico incerto perché “stanno spendendo per il marketing e allentando gli aumenti dei prezzi”.
Anche Gilles Guibout, responsabile delle strategie azionarie europee di AXA Investment
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