(BorsaeFinanza.it) Sono due i temi di rilievo che Stellantis dovrà affrontare i prossimi mesi. Il primo è la ricerca di un partner in Cina nell’ambito delle auto elettriche. Nei giorni scorsi indiscrezioni di stampa rilanciate da Bloomberg hanno indicato Zheiiang Leapmotor come possibile controparte, senza trovare però conferme né dal produttore europeo né da quello cinese. Il secondo tema, ben più concreto, è l’approssimarsi della scadenza del contratto dei lavoratori USA, il 14 settembre prossimo.
UAW sul piede di guerra
Il prossimo 14 settembre scadrà il contratto per i lavoratori del settore automobilistico statunitense. I tre big, Ford, General Motors e Stellantis sono nel mirino del numero uno del potente sindacato UAW (United Auto Workers) Shawn Fain. Dopo aver platealmente gettato in un cestino la proposta delle tre case produttrici di auto, Fain è tornato recentemente a mettere pressione ai tre produttori di auto incitando i lavoratori allo sciopero. “Le trattative non stanno andando bene e i negoziati procedono a rilento” ha dichiarato, ricordando agli iscritti al sindacato che bisogna essere pronti anche allo sciopero avere ciò che gli spetta.
Le richieste di UAW sono elevate: aumento salariale del 40% spalmato su quattro anni ma con un 20% immediato e ripristino del regime pensionistico anche per i nuovi assunti sono quelle che preoccupano di più Stellantis, Ford e GM. Accettare queste richieste vorrebbe dire mettere a rischio i margini in un momento in cui l’economia potrebbe entrare in recessione. Rifiutarle vorrebbe dire scontrarsi con un sindacato che accusa i tre big di “macinare profitti” senza riconoscere nulla ai lavoratori.
Decisamente meno importante appare al momento il tema Cina, se
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