(QuiFinanza.it) Nella visione del governo le quattro aliquote d’imposta rendono – per usare le parole del viceministro dell’Economia, Maurizio Leo – “veramente la vita difficile e complessa ai contribuenti”. Per questo con il ddl delega approvato definitivamente alla Camera lo scorso 4 agosto l’esecutivo punta ad “addolcire la curva delle aliquote, incominciando da tre aliquote”, per poi “arrivare gradualmente verso la flat tax”, senza – ha spiegato Leo – “abbandonare la logica della progressività, che si può ottenere anche con il meccanismo delle deduzioni e delle detrazioni”.
Gli obiettivi
L’obiettivo di Giorgia Meloni è quello di dare al fisco un volto meno penalizzante, più collaborativo e che garantisce l’ascensore sociale, senza dimenticare i lavoratori dipendenti. Le fondamenta sono state poste con il ddl delega approvato definitivamente alla Camera ma la strada è ancora lunga. Entro 24 mesi dalla data di entrata in vigore della legge, il Governo dovrà adottare i dlgs per la revisione del sistema fiscale.
Il Comitato tecnico
Un ulteriore passo è stato fatto con l’istituzione – attraverso un decreto del Mef, firmato da Leo – del Comitato tecnico per l’attuazione della riforma fiscale. Il Comitato tecnico è formato da un Comitato di coordinamento generale (composto da Leo, dal direttore generale delle Finanze Giovanni Spalletta, dal direttore della Giustizia tributaria, Fiorenzo Sirianni, dai direttori delle Agenzie fiscali, Ernesto Maria Ruffini e Roberto Alesse, e dal comandante della Gdf Andrea De Gennaro), da una Segreteria tecnica e da Commissioni di esperti. Le Commissioni dovranno
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