(Money.it) Ormai la rottamazione è un treno già passato: chi non ha presentato domanda di adesione alla definizione agevolata entro il 30 giugno è fuori dalla possibilità di poter sanare la propria posizione con il Fisco grazie alla sanatoria prevista dalla legge di Bilancio 2023.
Anche se la possibilità di aderire alla rottamazione è svanita, la cartella esattoriale va in ogni caso saldata se non si vuole incorrere in seri rischi che potrebbero portare fino a pignoramento, fermo amministrativo e ipoteca. Da tenere conto, inoltre, che se non si versano le somme dovute entro le scadenze indicate, il debito aumenta maggiorato da sanzioni e interessi di mora che maturano giorno dopo giorno da quello di notifica.
Proprio per questo, se si vogliono dormire sonno tranquilli, è sempre bene sanare la propria situazione debitoria nei confronti del Fisco. Ma cosa fare se non si è colta l’occasione della rottamazione? Vediamo le alternative che restano.
Pagare le cartelle senza rottamazione
Il dover pagare una cartella esattoriale senza rottamazione non riguarda solo coloro che non sono riusciti a presentare
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