(Money.it) L’ospitalità era un concetto sacro nell’antica Grecia, un vero e proprio vincolo protetto da Zeus. In effetti in molte culture è data notevole importanza all’accoglienza degli ospiti, ma in genere la buona educazione e la cordialità ne fanno una questione importante in gran parte del mondo. In ogni caso, non è mai obbligatorio accogliere un ospite e tantomeno questa accoglienza è irrevocabile.
Nessuno può rimanere in casa d’altri senza il loro consenso, nemmeno se l’accesso gli era stato dapprima consentito. Purtroppo, non tutti seguono la legge alla lettera e a volte si impongono, rifiutandosi di andarsene. Questo accade soprattutto in presenza di legami di parentela o coniugali, ad esempio in seguito a una separazione burrascosa. Vediamo quindi come mandare via di casa una persona sgradita secondo la legge e soprattutto senza rischiare conseguenze.
Persona sgradita in casa, quando è violazione di domicilio
Le modalità per mandare via di casa una persona sgradita non sono sempre esattamente le stesse, tutto dipende dagli eventuali diritti dell’ospite e dalla presenza o meno di un reato. I figli minori, per esempio, hanno tutto il diritto di rimanere in casa con i genitori e anzi sarebbero questi ultimi a commettere un reato cacciandoli. In linea generale, i componenti del nucleo familiare non possono essere deliberatamente allontanati, a meno che ci siano situazioni particolarmente gravi.
Per quanto riguarda gli estranei, o meglio, tutte le persone che normalmente non abitano nella casa in questione, invece l’allontanamento è molto più semplice. In particolare, l’os
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