(Money.it) La Grecia è una delle mete più gettonate per i viaggi nella stagione estiva, ma quest’anno le vacanze potrebbero essere a rischio a causa degli incendi che stanno devastando il Nord del Paese. Si contano per ora circa 82 focolai, concentrati soprattutto a Corfù, Evia e Rodi, con evacuazioni di massa per residenti e turisti.
Non è solo il fuoco a preoccupare, ma anche le inalazioni del fumo nelle vicinanze degli incendi è terribilmente pericoloso per la salute. A Evia, ad esempio, i residenti di quattro villaggi sono dovuti evacuare a Karystos, proprio per via dell’irrespirabilità dell’aria. Nicola Minasi, capo dell’Unità di crisi – Farnesina ha stimato che sono circa 2.000 gli italiani nelle zone coinvolte dagli incendi, anche se nessuno ha riportato danni ed è garantita l’assistenza necessaria.
La situazione non è destinata a migliorare nell’immediato, con il caldo incessante e il continuo soffio del Meltemi, il vento iper secco che colpisce la Grecia e perdura anche giorno e notte. Domani, peraltro, è atteso un nuovo picco delle temperature che non aiuterà di certo i Vigili del fuoco a domare le fiamme, mentre l’umidità è ancora un sogno lontano.
Incendi in Grecia, cosa sta succedendo
Sono 82 i focolai sul territorio greco che i Vigili del fuoco stanno duramente provando a sedare, con il contributo della Protezione civile e della Guardia costiera per mettere al sicuro la popolazione. Ben 64 degli incendi totali sono iniziati soltanto nella giornata di ieri, complici le altissime temperature della giornata.
Rodi è in assoluto l’area più a rischio, con più di 30.000 persone evacuate, oltre a essere anche fra le mete più ambite dai turisti. L’anno scorso, infatti, 2 milioni e mezzo di visitatori dell
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