(Money.it) Un progetto per scontare i debiti del passato e chiudere definitivamente tutte le pendenze con il Fisco. Questa la proposta avanzata da Matteo Salvini nonostante con l’ultima Legge di Bilancio siano state previste ben 12 sanatorie per permettere agli italiani di sistemare la propria situazione debitoria. Il problema è che la sanatorie 2023 sono ancora in corso, la domanda per aderire alla rottamazione quater è scaduta da poco e la prima rata è prevista per il 31 ottobre.
Stesso discorso per lo stralcio automatico da parte dei Comuni che hanno tempo fino a fine luglio per decidere cosa fare e come comportarsi. Ma quella che propone Salvini viene definita come la “grande e definitiva pace fiscale”. E lo stesso leader della Lega indica due numeri di riferimento per la stessa: 15 milioni di soggetti interessati che attualmente hanno debiti con il Fisco e 30 mila euro. Ma cosa significa? Cerchiamo di capire cosa propone Salvini e quali sono i pro e i contro della sua idea.
La pace fiscale di Salvini
La pace fiscale definitiva per Matteo Salvini deve essere quella che risolve definitivamente tutti i debiti pendenti passati con il Fisco e che coinvolge oltre 15 milioni di contribuenti che da troppi anni sono ostaggio dei debiti con l’Ag
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