(BorsaeFinanza.it) Negli ultimi anni accanto ai tradizionali Domini della difesa – terrestre, marittimo e aereo – se ne sono aggiunti due che hanno assunto un’importanza crescente: spaziale e cibernetico. I Domini sono, in ambito militare, gli ambienti in cui si svolgono le operazioni di sicurezza e difesa. I cinque Domini necessitano di essere presidiati con maggiore attenzione in un contesto mondiale che si è fatto più instabile e nuovi investimenti stanno affluendo sulle imprese del settore difesa dopo anni in cui, al contrario, la tendenza è stata di contrazione.
L’ETF Future of Defence (NATO) proposto da HANetf, piattaforma white-label indipendente di ETF, ETC ed ETP, si propone di investire nelle società globali che generano ricavi dalla spesa per la difesa e per la sicurezza informatica degli alleati NATO e NATO Plus. Quest’ultima organizzazione vede la partecipazione aggiuntiva di paesi tradizionalmente alleati dell’occidente come Australia, Giappone, Israele, Corea del Sud e Nuova Zelanda.
Le spese in crescita del settore della difesa
Non è solo il conflitto tra Russia e Ucraina a richiamare l’attenzione dei responsabili politici sul tema della difesa. E nemmeno le possibilità di un’escalation diretta tra Russia e Stati Uniti. È piuttosto l’aumento delle aree di tensione mondiali. Le rivendicazioni di sovranità della Cina su Taiwan, gli interessi confliggenti di Filippine, Giappone e Cina nella parte sud-orientale del Pacifico, le tensioni a corrente alternata in Medio Oriente, le crisi dei paesi del Sahel africano.
Il risultato che
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