(BorsaeFinanza.it) Dove transizione tecnologica digitale ed energetica convergono, lì si trova Prysmian, che con i suoi cavi per le reti elettriche e di telecomunicazione e i suoi obiettivi di sostenibilità si propone come un “abilitatore” della riduzione delle emissioni di gas serra (decarbonizzazione) e della diffusione del digitale. Può essere riassunto così il pensiero di Massimo Battaini, amministratore delegato designato di Prysmian che subentrerà a Valerio Battista con il rinnovo delle cariche previsto nella prossima assemblea degli azionisti.
Una linea di pensiero che permea tutta l’azienda come indicato nel piano “Going Green and Digital 2023-2025” presentato nel corso della Sustainability Week 2023. Tra gli obiettivi principali del piano, oltre alla riduzione del 90% delle emissioni inquinanti, l’abilitazione all’accesso all’energia elettrica verde per 110 milioni di famiglie e alla connettività digitale per 15 milioni di famiglie.
Gli investimenti per rimanere leader
Nel corso degli ultimi quindici anni Prysmian ha accelerato il proprio consolidamento come leader nel mercato dei cavi per reti elettriche e digitali. Tra le operazioni che gli hanno permesso di arrivare a una quota del 30-35% dei progetti di realizzazione che vengono assegnati ogni anno, ci sono quelle di Draka nel 2011 e di General Cable nel 2018. Ma non basta. In un mercato che valeva circa 3 miliardi di euro l’anno nel 2020 e 2021 e che nel 2022 ha toccato i 10 miliardi per arrivare, come ha sottolineato Battaini, a 15 miliardi nel 2023, non ci si può fermare.
L’obiettivo è difendere quella quota di mercato che rende la società ex-Pirelli Cavi leader nel mondo. Per farlo sono pronti 500 milioni di euro di investimenti all’anno in nuova capacità produttiva per i prossimi 4-5 anni e anche oltre, se sarà necessario. Il doppio della già rilevante cifra di 250 milioni impegnata fino allo scorso anno e che Prysmian può permettersi di finanziare in gran parte con la propria generazione di cassa.
Cambia leggermente, tuttavia, la direttrice lungo cui si svilupperà questa crescita. Ora che Prysmian ha raggiunto la leadership, le prossime eventuali acquisizioni non guarderanno all’incremento della capacità produttiva, che arriverà da una crescita organica, quanto “all’acquisizione di produzioni complementari o che non fanno parte della gamma gi
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