(BorsaeFinanza.it) Le Borse e gli indici cinesi hanno acquisito nel tempo un’importanza sempre maggiore, vista la crescita esorbitante dell’economia della Cina negli ultimi decenni e l’attrazione delle società in Borsa da parte degli investitori di tutto il mondo. Per questo, ciò che succede nelle piazze finanziarie del Dragone è in grado di aver riflessi significativi su altri mercati. Vediamo quindi quali sono le Borse cinesi a cui prestare maggiore attenzione e quali gli indici principali che rappresentano le quotazioni.
Borse cinesi: ecco quali sono
Le Borse cinesi possono distinguersi tra on-shore e off-shore. Le prime sono relative ai mercati della Cina continentale, quindi a Shanghai e Shenzhen. Le seconde si riferiscono alla Borsa di Hong Kong. Di seguito vediamo il funzionamento nel dettaglio.
Borsa di Shanghai
La Borsa di Shanghai è stata fondata nel 1891 e chiusa nel 1949 dopo l’instaurazione della Repubblica Popolare cinese. Da allora passarono oltre 40 anni prima della riapertura, avvenuta nel 1990. Lo Shanghai Stock Exchange è un ente senza scopo di lucro gestito dalla China Securities Regulatory Commission (CRSC). Per poter entrare nel mercato borsistico è necessario che la società emittente di azioni debba essere in attività e realizzare profitti da almeno tre anni. Alla Borsa di Shanghai vengono quotate due tipologie di azioni:
- ordinarie, quotate in yuan, che sono riservate più che altro a investitori nazionali. Affinché soggetti stranieri possano investirvi è necessario che ottengano dal governo cinese lo status di Qualified Foreign Institutional Investors (QFII);
- privilegiate, quotate in dollari, che sono aperte agli investitori esteri.
La capitalizzazione della Borsa di Shanghai è per lo più rappresentata da società come la grandi ban
© Borsa e Finanza